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Libero – Spalletti nuovo ct dell’Italia? Prima impari a vincere qualcosa con l’Inter

Fabio Alampi

Il tecnico nerazzurro ha aperto alla possibilità di allenare la Nazionale

«Ambisco alla Nazionale anch'io, non ora ma quando avrò fatto il mio periodo all'Inter». Parole pesanti quelle di Luciano Spalletti, che non sono un tentativo di fuga, ma diventano un modo per ricordare i malumori per le promesse non mantenute. Visto che sembra lontanissimo anche il «centrocampista forte» chiesto solo pochi giorni fa. Ma viene da chiedersi: Spalletti potrebbe insidiare i favoritissimi alla panchina azzurra come Conte, Ancelotti e Mancini? Ha allenato grandi squadre, certo, ma non sempre ha dimostrato di saper gestire la pressione. E ha vinto meno di quello che sperava: due Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e in Russia due campionati, una Supercoppa e una Coppa nazionale. Quindi la risposta è sì, almeno a guardare la sciagurata gestione dell'era post Germania 2006. Nell'ultimo decennio la Figc ha puntato spesso su ct senza palmarès che sono poi costati cari al nostro pallone. Ventura è passato dal portare il Torino in Europa a tenere fuori l'Italia dal Mondiale, e fa ancora male ricordarlo. Prima di Conte, invece, era toccato a Prandelli, che vantava come massimo traguardo aver qualificato la Fiorentina in Champions. Il secondo posto Europeo era stato un mezzo miracolo, ma poi il disastro brasiliano gli è costato praticamente la carriera: da allora ha vagato tra Galatasaray (16 partite), Valencia (10) fino al recente esonero dall'Al-Nasr dopo 19 gare. Tra il Lippi iridato e il bis sudafricano da dimenticare, bisogna citare anche l'avventura di Donadoni: la sua eliminazione europea contro l'imbattibile Spagna fu sfortunata, ma da allora l'ex ct ha allenato Napoli, Cagliari, Parma e Bologna. Trionfi? Siamo fermi a quelle da giocatore...

(Libero)