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Libero – Strama cerca il riscatto, Allegri le conferme…

Più di una partita normale. Più di una sfida di alto livello. Già, il derby è qualcosa di speciale – colori, profumi, adrenalina, emozioni in campo e in tribuna – e ha una storia a sè, che inevitabilmente entra sempre nella...

Francesco Parrone

Più di una partita normale. Più di una sfida di alto livello. Già, il derby è qualcosa di speciale - colori, profumi, adrenalina, emozioni in campo e in tribuna - e ha una storia a sè, che inevitabilmente entra sempre nella storia. Questo match, però, per qualcuno è addirittura più di tutto questo. Più di una partita normale, più di una sfida di alto livello. Anche più di derby. Perché quando sei in panchina e il rendimento della tua squadra è al di sotto delle aspettative, tutto si complica. Tutto diventa instabile e vivi a zig zag, come in un elettrocardiogramma: basta una vittoria prestigiosa e sei lassù, un passo falso e sprofondi. E rischi. E il futuro è sempre più un’incognita. E un derby giocato bene - o meglio ancora, vinto - può cambiare le prospettive. Figuriamoci uno giocato male o, ancor peggio,perso.

Allegri contro Stramaccioni, Stramaccioni contro Allegri. Uno è lassù, si gode il clamoroso e prestigioso successo contro il Barcellona; l’altro è giù, partite poco convincenti e una classifica che ha poco da sorridere: Inter quinta con 43 punti, Milan terzo a 44. Strama traballa, eccome se traballa. Un flop questa sera significherebbe scivolare a quattro punti dal terzo posto, e magari essere scavalcati anche dalla Fiorentina. Tanto. Troppo. Difficile, in caso di fallimento dell’obiettivo minino - zona Champions - rivederlo alla guida dell’Inter anche nella prossima stagione. Sì, sta meglio Allegri, che era criticato e snobbato, ma che si è rifatto il look con la magia di Champions. Ma non può considerarsi tranquillo nemmeno lui. Perché c’è ancora il ritorno al Nou Camp e perché questo derby può avere peso nella corsa alla riconferma. Allegri adesso è in cima, ma in pochi giorni può cascare come è già successo ad altri e altre volte. 

Il derby è atteso e loro, i due allenatori, lo attendono con furbizia e mestiere. Giochini e pretattica. «Abbiamo voglia di girare, sul campo, i giudizi negativi di quest’ultimo periodo. Il vento dell’ambiente è negativo. Nonostante siamo in corsa per Coppa Italia ed Europa League - ha spiegato l’allenatore nerazzurro - Milan favorito? Ha battuto la squadra più forte del mondo in Champions senza farla tirare in porta. Noi non abbiamo avuto continuità di risultati in questo periodo, e abbiamo perso per infortunio qualche giocatore di troppo. E normale che il Milan sia considerato favorito, ma anche nella scorsa stagione sembravamo dover essere solo sparring partner. E poi...». Strama guarda dall’altra parte e vede Balotelli.«Ho sentito tante discussioni su Mario, ma i tifosi interisti non hanno bisogno di lezioni di comportamento da nessuno». Poi ripensa ai suoi. E ai guai. «Tra titolari e panchina non so se riusciremo ad arrivare a tre difensori centrali. Le condizioni di Chivu e Ranocchia saranno determinanti per comporre la formazione. Ranocchia al momento è più no che sì, gioca solo se non rischia. Cassano? Possono esserci esclusioni eccellenti. Questo non vuole dire che non giogiocherà. Ma seguirò le mie idee».

Strama cerca riscatto, Allegri cerca conferme. «Il derby è molto importante. Ne abbiamo persi tre di fila; dobbiamo fare risultato per tenere dietro l’Inter. Loro saranno avvelenati e aggressivi. Cercheranno di riscattare la sconfitta di Firenze. La formazione? Ho qualche dubbio; rispetto a mercoledì recupero Nocerino, però credo che in questo momento i 2-3-4 cambi che farò, o forse no, non influiranno sulla prestazione della squadra. Pazzini sicuramente non ci sarà; mercoledì è stato grande: mi dispiace non averlo, ma il suo ginocchio fa le bizze». Chi ci sarà, rispetto alla sfida di Champions, è l’atteso Balotelli. «Mario sa bene che atmosfera troverà. Sarà preso di mira dagli avversari. Sarà una prova di maturità perché deve pensare solo a giocare e placarei suoi istinti». Avvisi e carezze. Per chi sta giocando bene. «Boateng è cresciuto e con lui tutta la squadra; ha straordinarie qualità fisiche e mette in evidenza quelle tecniche se sta bene. Rispetto agli altri ha una gamba completamente diversa». Parole e previsioni. Ma ora non resta che giocare. E giocarsi il futuro. Strama contro Allegri, Allegri contro Strama. Solo uno resterà al suo posto ancora a lungo.