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Libero – Stramaledizione! Zanetti out, adesso l’Inter è davvero sola…

L’Inter e una maledizione infinita. Se ci va di mezzo pure Javier Zanetti, sarà il caso di correre ai ripari, affidandosi a un santone, a un esorcista, a qualcun altro. Zanetti, il capitano inossidabile e indistruttibile, da sembrare...

Francesco Parrone

L’Inter e una maledizione infinita. Se ci va di mezzo pure Javier Zanetti, sarà il caso di correre ai ripari, affidandosi a un santone, a un esorcista, a qualcun altro. Zanetti, il capitano inossidabile e indistruttibile, da sembrare un ragazzino con le sue progressioni da inarrestabile Tractor. Uno che non manca mai, o quasi. Uno che si arrende a ogni morte di Papa, giusto se a fermarlo è un pneumotorace (accadde proprio a Palermo il 19 settembre 2010, venne costretto a star fuori per 3 settimane:per lui una vita) e che, coincidenza ancor più incredibile, è costretto ad alzare bandiera bianca nel giorno in cui indossa la fascia speciale regalatagli dal Papa.

MINUTO 16 Quel che sembra impossibile accade al minuto 16 del primo tempo, quando l’Inter già arranca nella mediocrità diuna squadra senza nerbo né sostanza, massacrata da infortuni in serie (la lista è infinita e costringe Stramaccioni a schierare una seconda squadra: ko Milito, PalacioCassano, Guarin, SamuelGargano, Stankovic, NagatomoObi, Mudyngayi,Mbaye e Castellazzi) e da un comico harakiri difensivo di Silvestre, che consegnato al Palermo il gol che risulterà decisivo per il risultato finale e, chissà, forse per l’intero campionato rosanero. Solita incursione, alla Zanetti. Va sul fondo, cerca il cross, poi richiama la panchina, mani in faccia si getta a terra. Si tocca la gamba sinistra, si dispera, segnale di una resa inevitabile. Primo responso, ancora non definitivo: lesione al tendine d’Achille, la cui entità potrà essere stabilita soltanto dopo gli esami del caso.

Pupi” esce dal campo, da condottiero sconfitto. E si aprono interrogativi, soprattutto sul futuro, e non quello immediato. Che il suo campionato sia finito è fuor di dubbio. La domanda è un’altra: il capitano coraggioso, ormai nel 40esimo anno d’età,avrà voglia e forza per riprovarci? Risposta negativa, se di mezzo non ci fosse lui. Nessuno ci proverebbe, anzi non ci penserebbe neanche per un attimo. Zanetti, chissà. Magari potrebbe decidere di provarci, giusto per non salutare il calcio senza ancora calcare il campo. Per ora, è a terra. Oggi, si vedrà, dopo che gli esami avranno fornito il quadro della situazione. «Ho sentito malissimo,supererò anche questa», confida negli spogliatoi.

SCENARI Comunque vada, il futuro sarà nerazzurro. In campo, per ulteriori brani di calcio giocato. In società, come merita a chi a un club ha legato il proprio nome. In ogni caso, compito arduo, in una squadra da ricostruire. Perché l’Inter da Palermo escecon le ossa rotte, al di là degli infortuni. Subisce un gol comico, e non ha gli stimoli giusti per risalire la china. L’E-League sembra un fastidio più che un traguardo da inseguire. E la classifica lo mostra: settimo posto, pessimo per chi sognava la Champions.

Gli stimoli ce li ha invece il Palermo, che una volta guardava all’Europa e ora deve pensare alla salvezza. Capitalizza ilgol iniziale e non deve sforzarsi più di tanto per condurre la vittoria in porto.