ultimora

Libero – Thohir il magnate esotico che dovrà  riportare in alto il marchio Inter

Francesco Parrone

L’Inter diventa maggiorenne e se ne va di casa. Dopo 18 anni vissuti fra le mani e nel cuore di Massimo Moratti cambia tutto, primo club italiano vestirsi “alla europea”, “all’internazionale”, finendo sotto la gestione del grande...

L’Inter diventa maggiorenne e se ne va di casa. Dopo 18 anni vissuti fra le mani e nel cuore di Massimo Moratti cambia tutto, primo club italiano vestirsi “alla europea”, “all’internazionale”, finendo sotto la gestione del grande investitore straniero, ricco, esotico. Moratti alla fine fa un passo da parte: per la prima volta dal 18 febbraio 1995 non sarà più lui a prendere la decisione finale, benché il suo peso nel cda rimarrà considerevole, frutto anche di esperienza, conoscenza,sensazioni. Tutto quello che in molti credono mancare a Erick Thohir, il magnate che non sappiamo ancora se dovremo chiamare presidente e che probabilmente inizierà cautamente, misurando le mosse e non lanciandosi in folli acquisti giusto per far scalpore. Non è così che lavora, la sua storia di imprenditore (cresciuto all’ombra del padre Teddy) lo conferma. Moratti in 18 anni ha fatto di tutto, ha perso di tutto; si è visto scivolare di mano campionati già vinti (i famosi scudetti d’estate) ed è ancora incredulo per quel 5 maggio. Ma Moratti è riuscito a cucire di nuovo il tricolore sulle maglie e sistemare un’altra Champions a fianco di quelle alzata dal padre. Il vissuto pallonaro di Thohir invece racconta della pessima esperienza con il Dc United e qualche vittoria con l’indonesia - no Persib Bandung, che per i tifosi nerazzurri potrebbe essere un piatto a base di pesce.

Certo, idee chiare il 43enne Erick pare averne, come il fatto di volersi ispirare al modello Arsenal, club che alleva fenomeni ma che non alza trofei dal 2005. E l’astinenza nel calcio non è una virtù. Tuttavia, operazioni come questa impongono un cambiamento di prospettiva. Per restare all’Arsenal, la sponsorizzazione Emirates del fantastico stadio ha portato in cassa 185 milioni di euro e il fatturato 2012 è di 290 milioni, contro i 185 dell’Inter. Dunque, passo numero uno è consolidare la posizione del club: nuovo stadio, nuova immagine, nuovo marketing. È vero, l’interrogativo che circola a Milano è diretto: Thohir è sbarcato in serie A solo per affari o il suo interesse per il calcio è genuino? Sarà disposto a trasformarsi in bauscia o mira solo a infiltrarsi come testa di ponte per fare business in vista di Expo2015 e dopo pochi anni ridimensionare, scappare? Il petroliere Moratti ha speso oltre un miliardo di euro per la sua creatura: Erick, lo sceicco delle comunicazioni (nel 1993 ha fondato il gruppo editoriale Mahaka Media, patrimonio di circa 8 miliardi di euro) avrà la pazzia di amare così tanto l’Inter da fare altrettanto?