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Libero – Thohir vuole l’Inter in finale di EL, Mazzarri cauto. Vincere il trofeo vale 15 mln

L’Europa dell’Inter ripare da lontano, un anno emezzo dopo l’ultima uscita: 14 marzo 2013, 4-1 al Tottenham nel ritorno degli ottavi proprio di Europa League, una serata da pazza Inter con Stramaccioni in panchina che però non bastò a...

Francesco Parrone

L’Europa dell’Inter ripare da lontano, un anno emezzo dopo l’ultima uscita: 14 marzo 2013, 4-1 al Tottenham nel ritorno degli ottavi proprio di Europa League, una serata dapazza Inter con Stramaccioni in panchina che però non bastò a superare il turno. Ieri l’aereo dei nerazzurri è atterrato a Reykjavik, stavolta con Thohir nella stanza dei bottoni e Mazzarri al timone. Si riparte dal Laugardalsvollur, lo stadio dello Stjarnan, l’avversario del playoff (stasera diretta su Mediaset Premium alle 23, giovedì 28 il ritorno a San Siro) tecnicamente di basso spessore ma certamente insuperabile nelle esultanze.

Eppure, i tifosi nerazzurri non dimenticano le clamorose disfatte contro le squadre nordiche, su tutte le eliminazioni patite da Helsingborg (preliminari Champions 2000/01) e Malmoe (primo turno Coppa Campioni 1989/90). Motivo in più per aumentare la prudenza di un mister già “low profile” come Mazzarri. Thohir gli ha chiesto di arrivare alla finale diVarsavia del 27maggio: vincere il trofeo vale 15 milioni e regala l’accesso alla Champions della prossima stagione. Ecco perché stavolta non si può sbagliare. «Lo Stjarnan cercherà di sfruttare qualche nostro errore. Faremo grande attenzione», predica Mazzarri, «loro arrivano già da tre partite eliminatorie, sono in ottima forma e hanno giocatori di qualità». Accanto a lui davanti ai giornalisti capitan Ranocchia, oggi alla prima ufficiale con i galloni al braccio dopo l’addio dell’eterno Zanetti: «Per loro questa rappresenta la gara della vita: mentre noi abbiamo tutto da perdere, ma faremo in modo che ciò non accada». Senza Palacio e Nagatomo infortunati, in Islanda c’è Alvarez, ma potrebbe inizialmente accomodarsi in panchina insieme a Osvaldo.