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Libero – Walter One, ecco l’Inter che ha in mente il nuovo tecnico

Francesco Parrone

L’era Mazzarri all’Inter è ufficialmente aperta. Dopo i comunicati, è già tempo di dare uno sguardo al mercato, per capire dove il club nerazzurro dovrà intervenire per soddisfare le richieste del nuovo allenatore. Il punto fermo...

L’era Mazzarri all’Inter è ufficialmente aperta. Dopo i comunicati, è già tempo di dare uno sguardo al mercato, per capire dove il club nerazzurro dovrà intervenire per soddisfare le richieste del nuovo allenatore. Il punto fermo sarà il modulo, 3-5-2 che all’occorrenza diventerà 3-4-1-2. Uno schema già usato in alcune occasioni dall’Inter di Stramaccioni, ma che ha bisogno di qualche ritocco. La difesa dovrebbe essere completa, Campagnaro, Ranocchia Juan sono i titolari, con Andreolli e Chivu primi sostituti.

Restano due nodi da sciogliere, quelli di Samuel (nel mirino di alcuni club Mls) e di Silvestre, che non ha mani convinto: nel caso di cessioni Branca potrebbe puntare su Diakitè, altro colpo a parametro zero. Il vero problema riguarda le fasce. Molti i punti interrogativi: Schelotto, Pereira e Jonathan non convincono al 100%, l’unico che alla fine potrebbe partire è il brasiliano. Che verrebbe sostituito da due nuovi acquisti, cioè Zuniga e uno tra Isla e Basta, con quest’ultimo in vantaggio, in modo da garantire insieme a Nagatomo almeno quattro esterni di livello a Mazzarri. In mezzo ai due sicuri titolari Kovacic e Guarin va aggiunto un centrocampista bravo in entrambe le fasi: il nome giusto è quello di Radja Nainggolan, nel cui affare potrebbe rientrare anche il giovane Benassi.

Un altro rinforzo sarà rappresentato dal rientro dal prestito di Duncan, che nonostante le richieste può rimanere. A quel punto potrebbero in bilico sarebbero in molti, da Stankovic a Gargano, passando per Kuzmanovic e Mudingayi. Dovrebbe restare Alvarez, che può essere il vice-Guarin. In attacco infine le carte sono praticamente fatte, con cinque punte già in rosa: Icardi, Cassano, Palacio, Milito e il giovane Longo, che torna dopo l’annata in Spagna all’Espanyol. In realtà quattro sono sicuri, resta ancora in dubbio la riconferma di FantAntonio, che non ha ottimi rapporti con Mazzarri. Il progetto dell’Inter è chiaro: toccato il fondo, ora non si può che risalire. Un compito comunque non facile per il nuovo tecnico, a cui non verrà chiesta subito la luna (lo scudetto) ma almeno di riportare i nerazzurri nell’Europa che conta. Finalmente con un progetto che sembra essere condiviso da tutti, dal presidente ai giocatori. Ma non chiamatelo «nuovo-Mourinho»: se non altro perché porta abbastanza sfortuna, Strama docet.