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Licari: “Inter, la difesa ha traballato. Riserve sono avviso al tecnico perché intervenga”

Andrea Della Sala Redattore 
Il giornalista de La Gazzetta dello Sport ha commentato la prima uscita dell'Inter e la rosa allestita per questa stagione

Il giornalista de La Gazzetta dello Sport Fabio Licari ha commentato la prima uscita dell'Inter e la rosa allestita per questa stagione

La favoritissima Inter che non sa vincere, il Napoli già a rischio implosione, la Juve con una rosa buona forse per mezza stagione, il Milan senza identità, l’Atalanta che rischiava di rompere il bel giocattolo e invece rinasce, la Roma con Dybala sì no forse (ora che succede?). E un mercato che attende ancora diversi colpi da ko: Osimhen, Koopmeiners, Nico e oltre. Se dovessimo giudicarlo dalla prima giornata sembrerebbe un campionato molto diverso dall’ultimo. Ne abbiamo viste troppe per non capire che 90’ sono come quel miliardesimo di grammo negli esami di Sinner: niente. Però la seconda giornata è all’improvviso più interessante. Da tutte le grandi si aspettano le prime risposte: vedi mai che non si tratti di semplici episodi.

Cinque successi e appena un gol subito nei primi cinque turni del ‘23-24. L’Inter è già sotto la media, con un pari e due gol alle spalle di Sommer la cui ultima indecisione così risaliva alle giovanili del Concordia Basilea. Ha voglia Inzaghi di spiegare che la fame di successi è come il potere andreottiano, non stanca mai. L’insuperabile difesa ha traballato non poco, Lautaro è indietro di condizione, il centrocampo meno brillante e, da non crederci, le teoriche riserve Frattesi, Zielinski e Taremi minacciano gli inossidabili titolari. Può essere un indice di ricchezza ma anche un avviso al tecnico perché intervenga, e cambi qualcosa, prima che sia tardi. Il Lecce visto contro l’Atalanta sembra l’ideale per risollevarsi, ma magari Gotti sta già correndo ai ripari.