Fabio Licari, nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, ha difeso apertamente l'operato di Simone Inzaghi: "Di solito, quando va male, il finale per un allenatore è già scritto: tante grazie per i risultati, auguri e addio. Sembra invece che l'Inter abbia scelto una strada meno emozionale: vada come vada, Inzaghi sarà confermato".


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Licari (GdS): “Inzaghi ha imparato dagli errori, merita la conferma. Con lui l’Inter…”
"Inzaghi è nato per essere in discussione. Anche se ha vinto l'ultimo scudetto, in questo se la gioca fino all'ultimo ed è in semifinale di Champions. Dopo il Bayern era un mostro di bravura, dopo Bologna e Milan un perdente che non sa gestire il momento. A Roma e Barça l'ardua sentenza. Dove sta la verità? Di sicuro Inzaghi non merita il processo quotidiano cui è sottoposto, o forse lo merita come tutti i colleghi top pagati più dei giocatori e ormai star del pallone. [...] Scudetto e Champions sarebbero il lasciapassare per l'Olimpo, la sconfitta non obbligherebbe a ripartire dal via come nel Monopoli, ma a rimboccarsi le maniche".
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"Ha sbagliato e molti tifosi non gliel'hanno mai perdonato, vedi i famosi cambi che hanno rivoltato un derby e, con tutta probabilità, la classifica consegnando lo scudetto al Milan. Però ha imparato dagli errori. Un tempo insisteva fino all’autolesionismo nelle sostituzioni dopo un'ammonizione, oppure manteneva tre difensori bloccati anche se i rivali avevano mezzo attaccante in croce. Non più. Non ha subìto la Champions, l'ha studiata per migliorarsi ed evolvere. Bastoni mezzala. Barella-Calha-Mikhi invenzione geniale di una mediana rotante e pensante. Thuram grande individualista piegato alle esigenze di squadra. L'alternanza tra assalto collettivo e ripartenza. Con lui i giocatori crescono. La miglior Inter ha sincronie tra i reparti e tra le fasi di gioco sconosciute a tante big.
[...] Inzaghi si gioca tanto in cinque giornate di campionato e due, forse tre, di Champions. Si può perdere con il Barcellona, più forte anche se più squilibrato, senza gridare allo scandalo. Sarebbe una sconfitta finire dopo il Napoli che arrivava dal decimo posto e l'altro ieri sembrava spacciato. Il finale dipende dal tecnico ma anche da testa e gambe dei giocatori non più tutti giovanissimi. Magari Inzaghi non vincerà niente: un secondo posto e due semifinali, non solo oggi, possono essere un fallimento. Ma definirlo bollito è un tantino esagerato".
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