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Il secondo tempo del film ha raccontato a lungo la stessa storia con il nerazzurro versione Inter: il rigore sprecato da Arnautovic, il rigore in corsa calciato malamente da Zielinski. Ma non è che lo Young Boys fosse stato dominato. L’Inter non riusciva a esprimere la sua superiorità. Con il gioco che rischiava di farsi duro, dentro i duri, e il più tosto di tutti s’è inventato il colpo di scena che ti fa uscire dal cinema con il sorriso. Oggi Thuram è l’insostituibile di Inzaghi, più di Lautaro e Barella. Un gol nel recupero, un altro che per poco non rendeva indimenticabile la serata. Il derby con Motta comincia con un leggero vantaggio psicologico, ma il campionato ha altre dinamiche e Inter-Juve sfugge a qualsiasi classificazione.
L’Inter comunque entra tra le prime otto del maxi gruppo. Se la prima fase finisse ora, ci sarebbero tre inglesi nei primi tre posti, Aston Villa, Liverpool e City, due francesi, Brest e Monaco, più Leverkusen, Sporting e Inter. Almeno quattro le intruse rispetto alle previsioni. Presto per giudizi definitivi a meno di metà del cammino, ma un’indicazione di fondo è innegabile. Le inglesi vanno a mille perché non fanno mai calcoli, corrono, rischiano, attaccano. Come in Premier. Le francesi sono le più sorprendenti e fresche mentalmente: sta arrivando anche il Lilla che, dopo aver messo sotto il Real, ha giustiziato ieri l’Atletico. Difficilmente riceverà la cittadinanza onoraria di Madrid. Le spagnole sono sull’altalena, ma il Barcellona ha devastato il Bayern: un 4-1 che un po’ lenisce il ricordo dell’8-2 del 2020.
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