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Licari (GdS): “Thuram è l’insostituibile dell’Inter. Inzaghi costretto a inserire i duri”

Andrea Della Sala Redattore 
Della vittoria in extremis ottenuta dall'Inter a Berna contro lo Young Boys ha parlato il giornalista sulle pagine de La Gazzetta dello Sport

Della vittoria in extremis ottenuta dall'Inter a Berna contro lo Young Boys ha parlato il giornalista Fabio Licari sulle pagine de La Gazzetta dello Sport

Sembrava un altro pomeriggio di un turno da cani. Altro che giornata ideale per le italiane: mai fidarsi delle apparenze in una Champions sempre più illeggibile. Dopo lo zero di Juve e Bologna martedì, anche l’Atalanta non è riuscita a sfondare il muro celtico. Non ha neanche usato il piccone delle grandi occasioni. Quella di Gasperini non è squadra da 0-0, ma i sette gol presi a Dortmund hanno convinto gli scozzesi a risparmiare un po’ di gioco, stringendo e abbassando le fila. Ventidue tiri dell’Atalanta, una traversa, non la solita manovra travolgente. Per una volta Gasp ha usato l’anestesia prima di impugnare il trapano. Peccato, perché il successo sarebbe stato la svolta in classifica.

Il secondo tempo del film ha raccontato a lungo la stessa storia con il nerazzurro versione Inter: il rigore sprecato da Arnautovic, il rigore in corsa calciato malamente da Zielinski. Ma non è che lo Young Boys fosse stato dominato. L’Inter non riusciva a esprimere la sua superiorità. Con il gioco che rischiava di farsi duro, dentro i duri, e il più tosto di tutti s’è inventato il colpo di scena che ti fa uscire dal cinema con il sorriso. Oggi Thuram è l’insostituibile di Inzaghi, più di Lautaro e Barella. Un gol nel recupero, un altro che per poco non rendeva indimenticabile la serata. Il derby con Motta comincia con un leggero vantaggio psicologico, ma il campionato ha altre dinamiche e Inter-Juve sfugge a qualsiasi classificazione.

L’Inter comunque entra tra le prime otto del maxi gruppo. Se la prima fase finisse ora, ci sarebbero tre inglesi nei primi tre posti, Aston Villa, Liverpool e City, due francesi, Brest e Monaco, più Leverkusen, Sporting e Inter. Almeno quattro le intruse rispetto alle previsioni. Presto per giudizi definitivi a meno di metà del cammino, ma un’indicazione di fondo è innegabile. Le inglesi vanno a mille perché non fanno mai calcoli, corrono, rischiano, attaccano. Come in Premier. Le francesi sono le più sorprendenti e fresche mentalmente: sta arrivando anche il Lilla che, dopo aver messo sotto il Real, ha giustiziato ieri l’Atletico. Difficilmente riceverà la cittadinanza onoraria di Madrid. Le spagnole sono sull’altalena, ma il Barcellona ha devastato il Bayern: un 4-1 che un po’ lenisce il ricordo dell’8-2 del 2020.