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Simone Inzaghi è il miglior tecnico del nostro campionato?
"Senza dubbio. I trofei che ha vinto con l'Inter sono già diversi anche se spesso li si vogliono bollare come minori. Ma lui e la squadra li hanno vinti. Se si guarda il ruolino di marcia suo e dei ragazzi da circa un anno in qua, non si può che rimanere sbalorditi per i numeri e godersela per la bellezza calcistica espressa. Poi, certo, chiunque potrebbe sempre opinare che ha fior fiore di giocatori per poter applicare le sue idee ma non è forse pure responsabile della composizione di questa squadra?".
Qual è stata la partita più bella della stagione?
"Forse non la più bellama la più decisiva è stata quella con la Juve. Lì l'Inter ha ristabilito le distanze".
Cosa è mancato in Champions?
"L'Atletico Madrid sarà pure discontinuo ma con l'Inter ha fatto due grandi partite, specie quella del ritorno. Avesse giocato come contro il Borussia, sarebbe passata l'Inter. Però non è che le si possono vincere tutte, eh! Forse l'unica colpa è non averla chiusa all'andata".
Il suo idolo calcistico è ancora Oriali?
"I miei idoli calcistici sono tanti. Qual è l'interista che non ha nel cuore Ronaldo o Milito o Altobelli o Facchetti o Zanetti o chissà quanti altri? Io c'ho pure Cambiasso senza cui non si sarebbe vinto il triplete".
Come è cantare a San Siro?
"La prima volta che c'ho fatto un concerto era nell'estate del ’97. Durante il sound check continuavo a pensare che nemmeno un mese dopo su quel campo ci avrebbe esordito Ronaldo il Fenomeno. San Siro è sempre San Siro: difficile raccontare quell'emozione".
Porterà in scena il suo nuovo album "Dedicato a noi", quale canzone le piacerebbe dedicare all'Inter?
"In realtà, siccome "Urlando contro il cielo" la diffonde l'impianto di San Siro ogni volta che l'Inter segna, gli voglio dedicare proprio quella, con l'augurio che venga suonata miliardi di volte".
Qual è stata la sua prima partita a San Siro?
"Intanto a San Siro c'ho pure giocato. Era con la Nazionale Cantanti e vi potete immaginare il godimento. Non ricordo nemmeno più la prima che ho visto, però c'ero all'esordio di Ronaldo, col Brescia sull'1-0 grazie a Hubner finché non è entrato un ragazzino dalla panchina che nell'arco di dieci minuti ha esploso due razzi terra-aria nei due sette opposti ribaltando la partita. Era il Chino Recoba".
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