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L’imbarazzo del calcio: c’è chi non può entrare negli stadi, ma entra in Senato

Lorenzo Roca

Imbarazzante. Non vengono altri termini per definire l’incontro di mercoledì nell’Aula Stampa del Senato fra alcuni parlamentari e i capi ultrà. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha detto: «È una vicenda che si commenta da sola, ci...

Imbarazzante. Non vengono altri termini per definire l’incontro di mercoledì nell’Aula Stampa del Senato fra alcuni parlamentari e i capi ultrà. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha detto: «È una vicenda che si commenta da sola, ci vorrebbe più attenzione nelle sedi istituzionali». A Palazzo Madama sono stati accolti 25 tifosi di altrettanti gruppi italiani, con gli avvocati Giovanni

Adami e Lorenzo Contucci. Non c’era solo Claudio Galimberti detto il Bocia, leader della curva atalantina, sottoposto a misura di sorveglianza che gli impone di non uscire di casa nelle ore notturne.

C’erano anche altri tifosi già noti alle forze dell’ordine. Non possono andare allo stadio, ma sono entrati al Senato a chiedere di cambiare la normativa sul divieto di accesso alle manifestazioni sportive. Alla conferenza, quattro capi ultrà e i due legali (Adami, leader del tifo udinese, assiste ultrà in tutta la Penisola, Contucci ha difeso fra gli altri Genny ‘a Carogna) hanno illustrato una proposta di modifica della legge sul Daspo: il tifoso condannato in via definitiva potrà “decurtare”dalla pena finale il periodo di allontanamento dallo stadio già scontato in sede cautelare, al momento invece le sanzioni si cumulano. All’incontro ovviamente c’erano anche esponenti di Pd, Sel, Lega Nord: a due mesi dalle amministrative, non conviene a nessuno ignorare le curve.

(repubblica)