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L’incontro tra Ausilio e De Boer ha sancito la rottura definitiva con Mancini. L’olandese nel 2014…

Marco Macca

Dopo un estate caratterizzata da continui 'mal di pancia', la storia tra il tecnico di Jesi e l'Inter è finita. Decisivo l'incontro tra il ds e l'ex Ajax

Roberto Mancini a New York era riuscito a convincere Steven Zhang a rinnovargli il contratto fino al 2019, ma le clausole proposte dalla dirigenza di Suning non sono state accettate dal tecnico ex City. L'estate di Mancini è stata tormentata da numerosi 'mal di pancia', conferenze e interviste spesso scialbe e sul mercato, argomento ritenuto di fondamentale importanza dall'allenatore, diceva di non avere voce in capitolo. Il rapporto con Suning non è mai decollato, la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe l'incontro di sabato tra il ds Piero Ausilio, Kia Joorabchian e Frank De Boer. Un po' come successo con José Mourinho, quando l'allora presidente Massimo Moratti incontrò il portoghese dopo le 'famose' dichiarazioni di Mancini nel post partita di Inter- Liverpool.

Le amichevoli estive seppur di poco conto hanno sempre prodotto risultati deludenti, l'ultima persa per 6-1 con il Tottenham ha infastidito e non poco tutta la dirigenza. Mancini si è trovato solo, anche la squadra ne ha risentito di questa situazione e il divorzio era pressoché inevitabile.

Frank De Boer sarà il nuovo tecnico nerazzurro, l'olandese è chiamato ad una sfida difficilissima, dovrà imporsi fin da subito e riuscire ad applicare i suoi metodi, con l'ex Ajax si ripartirà da un 4-2-3-1. Nel 2014, in una intervista rilasciata a la 'Gazzetta dello Sport', De Boer non sembrava apprezzare il calcio italiano: "É molto in ribasso, gli stadi sono vuoti, preferisco la Premier League, la Bundesliga e la Liga. La Juve non gioca male, ma spesso aspetta i due attaccanti che creino qualcosa. Non è il mio calcio". L'olandese è chiamato ad una doppia sfida, risollevare l'Inter e smentire la propria opinione sul nostro campionato.

Fonte: (Tuttosport)