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Esame importante quello che affronterà questa sera l'Inter. A San Siro arriverà il Barcellona e la squadra di Spalletti vuole fare il massimo per mettere in difficoltà i campioni balugrana. Come ricorda il Corriere della Sera "Sulla lunga striscia di successi dell’Inter c’è un’unica macchia: l’ha lasciata il Barcellona. Un mese e mezzo a tutta velocità, gonfiato da nove vittorie in dieci partite, tra campionato e Champions. Il 2-0 di due settimane fa al Camp Nou ha negato l’en plein, più di tutto però ha lasciato un dubbio che Luciano Spalletti vorrebbe togliersi stasera nella rivincita di San Siro. Dopo le sette vittorie di fila in campionato, l’Inter cerca il salto in alto che la riporti e la consacri nel gotha delle grandi d’Europa. Fare risultato, anche un pareggio, con il Barcellona non avrebbe solo un peso sulla classifica, ma farebbe esplodere l’autostima e certificherebbe l’acquisita capacità di reggere l’impatto di sfide stellari. Con 73.500 tifosi e un incasso da 5,8 milioni, un record nella storia del calcio italiano, San Siro è il teatro giusto per capire se il sogno dell’Inter può trasformarsi in una solida realtà. Un anno e mezzo fa Spalletti ha gettato le basi per riavvicinarsi ai migliori, stasera potrà testare la tenuta della sua costruzione, anche a livello psicologico".
L'Inter di quest'anno è diversa, sembra molto più solida e non si temono i soliti crolli: "Nelle ultime stagioni il Dracula della Pinetina è sempre entrato in azione da gennaio in poi, rendendo anemica l’Inter. Stavolta la storia è diversa per tanti motivi. Segnano un po’ tutti, finora sono andati in gol in 12, e non solo Icardi, la difesa è la migliore d’Italia con appena 6 gol incassati in serie A, c’è una rotazione continua in campo con la rosa utilizzata per intero, con l’unica eccezione di Ranocchia. Il momento psicologico è dei migliori, Spalletti avverte di non sconfinare nella presunzione. Niente presunzione, senza commettere l’errore di accontentarsi. Sarebbe un passo indietro nella mentalità. L’Inter sta nel mezzo, con il suo gioco diventato compiuto, la variazione dei moduli, il recupero di Nainggolan che dovrebbe partire dall’inizio e il rientro di Icardi al centro dell’attacco. L’esame è dei più difficili, passarlo significa essere diventati grandi", continua il quotidiano.
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