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L'addio di Guarin lasciava immaginare l'arrivo di un centrocampista e invece, Roberto Mancini, ha voluto un attaccante per risolvere i problemi offensivi della squadra, che da inizio campionato continua a trovare difficoltà in zona gol. E allora ecco Eder, giunto a Milano per confermare quanto di buono fatto con la maglia della Samp e anche per aiutare Icardi, apparso spesso troppo isolato:
"Un’Inter che attende come il pane i gol di Eder. Mancini ha rinunciato all’acquisto di un centrocampista (Soriano, comunque prenotato per l’estate) per avere un attaccante in più nel motore e l’italo-brasiliano era quanto di meglio potesse offrire il campionato italiano. Problema è che Eder deve ancora trovare il suo primo gol all’Inter. Il suo innesto ha però portato un importante effetto collaterale nell’assestamento delle gerarchie in attacco dove Jovetic ormai è relegato a terza scelta e Ljajic ha sommato sette minuti nelle ultime due gare di campionato. Unico nel plotoncino degli slavi a salvarsi dall’ostracismo è Perisic che, come ha confermato la partita di Verona, può essere un’arma in più - proprio come Biabiany (a lungo provato in settimana tra i titolari nelle prove di 4-4-2) per spaccare le difese avversarie nell’ultima mezz’ora. Quando la Fiorentina, se rispetterà il trend delle ultime partite, dovrebbe calare".
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