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Dal quotidiano La Stampa, il racconto del match di ieri nel quale l'Inter è riuscita ad imporsi sull'Udinese davanti al gruppo cinese del Suning: "La normalità di Inter-Udinese sta nel risultato finale (3-1) che premia la voglia dei nerazzurri di non arrendersi mai nonostante le solite disattenzioni difensive e un gioco che si accende e si spegne come una lampadina consumata. L’anormalità, invece, riguarda certi «interpreti» perché per la prima volta nella storia del nostro campionato non c’è un titolare italiano in campo (l’unico precedente nelle 5 leghe europei più importanti risale a Portsmouth-Arsenal nel 2009, senza inglesi) e perché in tribuna d’onore si accomodano i cinesi del Suning Commerce Group che esultano già come se fossero i padroni dell’Inter "costringendo" anche il più composto dirigente nerazzurro a fare altrettanto. Il momento è delicato sotto tutti i punti di vista.
La mossa: Perisic per Jesus Mancini che festeggia le 300 panchine con i nerazzurri si diverte di nuovo a mescolare le carte, cambiando modulo (4-4-2) e soprattutto interpreti. Eder resta ancora una volta in panchina e rispetto a Genova viene preferito Jovetic a Palacio. De Canio, dall’altra parte, si affida al 3-5-2 con davanti Thereau e Zapata. I primi 10’ nerazzurri sono inquietanti. La squadra resta immobile ad osservare il furore agonistico dell’Udinese come spesso è accaduto in questo campionato, paga salato il calo di tensione. Al 9’, infatti, arriva la rete di Thereau che beneficia della modalità off dei due centrali difensivi per battere Handanovic. L’Inter ci mette un po’ a reagire ma poi, grazie al grande lavoro di Icardi e ai guizzi di Kondogbia, riesce ad avere qualche sussulto. Il gol del pari arriva al 36’ con Jovetic che a quanto pare ha un conto aperto con l’Udinese visto che aveva segnato l’ultima sua rete in campionato proprio contro i bianconeri. La ripresa comincia due occasioni per l’Udinese: prima un contropiede di Fernandes che lancia Edenilson il cui diagonale è respinto in maniera maldestra da Handanovic (Juan Jesus salva in anticipo) e poi con la traversa dello stesso Fernandes. Jesus, intanto, ha i crampi e Mancini spedisce in campo al suo posto Perisic: la mossa si rivela azzeccata.
L’Inter riesce a reagire nella giusta maniera e così al 30’ Biabiany schierato terzino mette Jovetic nella condizione di raddoppiare (e fanno 8 gol in 8 partite di serie A segnati ai friulani). Poi, c’è addirittura spazio per la prima rete di Eder in nerazzurro. La sconfitta di Genova maturata mercoledì sera genera rimpianti. Ma domani, in caso di una sconfitta della Roma contro il Napoli, potrebbe andare anche peggio".
(Fonte: Laura Bandinelli, La Stampa 24/04/16)
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