L’Inter è rinata: Brozovic, Cancelo e Rafinha le mosse di Spalletti per tornare in Champions

Lo spostamento del croato e la qualità dell'esterno e del trequartista stanno facendo la differenza nel rendimento dell'Inter

L'Inter ora ci crede più che mai alla Champions League. I nerazzurri, dopo il pareggio nel derby, hanno consolidato il quarto posto tenendo la Lazio a distanza di due punti e sono in scia alla Roma che è avanti solo di una lunghezza. Dopo il periodo di crisi passato tra dicembre e febbraio, Spalletti ha ripreso in mano la squadra e l'ha rilanciata grazie ad alcune mosse importanti: la prima è stata quella di piazzare Brozovic davanti alla difesa. Il croato sta dimostrando di poter fare la differenza in quel ruolo; dopo averlo ricoperto in Nazionale, Spalletti lo ha provato lì e Marcelo ha risposto in modo positivo: gioca in verticale, ha corsa in quantità e da anche quell'apporto di qualità in mezzo al campo. In coppia con Gagliardini, anche lui rilanciato dal tecnico, sta facendo grandi cose.

L'altro accorgimento tattico che sta facendo la differenza è quello attuato sul binario di destra. Candreva si accentra per far liberare spazio a Cancelo che spinge costantemente, mentre dall'altra parte D'Ambrosio stringe chiudendo quella che di fatto diventa una difesa a tre in fase di impostazione. Il resto lo fa la qualità di Cancelo, un vero e proprio regista difensivo, e di Rafinha, che dà rapidità e “giocate”: con i due titolari, l’Inter è trasformata. La condizione fisica è ottimale, i doppi allenamenti voluti dal tecnico hanno tirato a lucido il gruppo e rimesso in sesto giocatori fondamentali come Perisic e Miranda. Proprio la solidità difensiva è una dei punti di forza di questa Inter. L’impenetrabilità là dietro è una conseguenza del maggior equilibrio della squadra, ma è innegabile che il rendimento super di Skriniar, insuperabile negli uno contro uno, l’affidabilità di D’Ambrosio e le parate di Handanovic abbiano facilitato il lavoro di Spalletti. L’Inter non subisce gol da 5 incontri. Non succedeva dal 2005. Non è un caso... 

(Corriere dello Sport)