Bella partita dell'Inter ieri contro la Juventus nella semifinale di Coppa Italia, i nerazzurri affrontano l'avversario con un piglio finalmente aggressivo, come commenta Matteo Spaziante sulle pagine di Libero: «Anche perché la Juve è rimasta con la mente prigioniera nella pancia di San Siro. Vedere Allegri per credere. È una furia il tecnico bianconero a bordo campo, noncurante del diluvio: scuote i suoi, assenti nello sguardo di solito felino. Lo scarto di gol lo permette, ma può fare brutti scherzi. Infatti. La traversa di Ljajic fa vedere il mondo al contrario: l’Inter sembra improvvisamente una squadra di calcio organizzata e propositiva. È una serata in cui Medel, oltre a essere di nuovo Pitbull, cambia giococonlanaturalezza di Veron, o quella in cui Kondogbia pesta il prato con fare convinto, dove Ljajic ha voglia di correre e inventare. E dove il 4-3-3 disegnato da Mancini è finalmente logico senza il doppio inutile medianaccio. Chissà di quale portata è stata la sfuriata di Allegri all’intervallo. Senza effetto. San Siro è una bolgia, l’Inter è una fenice. Supplementari, stando al rumore i 29mila di San Siro sembrano almeno il triplo. Di nuovo lui, porta in finale la Juve, ma Mancini si riscatta e l’Inter esce (sul più bello) con il mento al cielo, stremata ma di nuovo in vita».
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L’INTER ESCE DALLA COPPA, STREMATA MA DI NUOVO VIVA. IL MEAZZA IERI…
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(libero)
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