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L’Inter gioca anche per la Juve. Icardi e Brozo affondano il Napoli…

Francesco Parrone

Il Corriere della Sera nel’edizione odierna mette in risalto la bella vittoria dell’ Inter sul Napoli che tiene vive le speranze Champions per i nerazzurri: “Difesa di ferro e contropiede fulminante. Mancini ha studiato la...

Il Corriere della Sera nel'edizione odierna mette in risalto la bella vittoria dell' Inter sul Napoli che tiene vive le speranze Championsper i nerazzurri: "Difesa di ferro e contropiede fulminante. Mancini ha studiato la partita perfetta, che segna il grande rilancio dell’Inter. La Champions per una notte è lontana soltanto tre punti, ma al di là della classifica i novanta minuti di San Siro servono a restituire ai nerazzurri orgoglio e senso di appartenenza: sblocca Icardi al primo sussulto con un piedone in fuorigioco, raddoppia Brozovic al tramonto del primo tempo e dell’azione più bella. Il Napoli è l’ombra di se stesso e vince solo la partita del possesso palla: oggi può scivolare a meno 9 dalla Juventus e ritrovarsi la Roma alle costole con lo scontro diretto in casa dei giallorossi lunedì prossimo. Nessuno, un mese fa, avrebbe previsto uno scenario tanto buio. Milano canta felice. Icardi è il faro delle ambizioni interiste, tiene in scacco la difesa di Sarri, la devasta con il suo moto perpetuo e l’affonda con giocate chirurgiche. È una questione di centravanti.

Quello dell’Inter determina: segna l’1-0 e regala a Brozo con un esterno geniale il pallone del raddoppio. Gabbiadini, invece, finisce prigioniero della coppia Miranda-Murillo e acuisce i rimpianti per Higuain. Con il Pipita sarebbe un’altra musica. Ma sono discorsi che valgono zero. Il Napoli rimedia la seconda sconfitta consecutiva in trasferta e si gioca le residue chance per lo scudetto. L’Inter invece rilancia se stessa e pazienza se per una volta gioca anche per la Juve. Il quarto posto, in attesa della Fiorentina, è blindato. Il terzo una speranza che, giocando così, resta nel cuore e nella mente dei manciniani. Stavolta ha ragione lui, l’allenatore più criticato (anche da se stesso) e sin qui più deludente. La sua Inter non sbaglia niente. Favorita dal gol lampo, contiene senza penare la reazione del Napoli che si esaurisce in due tiri da fuori area di Hamsik e Allan. Il possesso palla dei partenopei è sterile, quanto incisivo il contropiede nerazzurro.

Il Napoli, una volta arrivato sulla trequarti, si perde in un bicchier d’acqua scegliendo sempre la soluzione sbagliata. E senza la furia di Higuain anche Callejon e Insigne (sotto gli occhi di Conte) sembrano spaesati. L’Inter, invece, è spietata. Il lancio sistematico su Icardi non sempre funziona, ma dopo la mezz’ora anche la crescita di Jovetic e Perisic tutto quadra alla perfezione. Maurito resta il sole interista, terminale e punto di riferimento per la gioia di Wanda (Nara) che saltella felice in tribuna. Unica nota stonata della notte interista i cori discriminatori della curva Nord ai napoletani (lavali col fuoco…). Nella ripresa Sarri tenta il tutto per tutto scegliendo dopo appena cinque minuti la doppia sostituzione: dentro Ghoulam e Mertens, fuori Strinic e Insigne. Ma sono i nerazzurri a sfiorare il 3-0 con il colpo di testa ravvicinato di Murillo e un pallonetto di Jovetic salvato sulla linea da Koulibaly.

L’Inter gioca in scioltezza, controlla la partita con personalità e sfrutta la ritrovata vena di Jo-Jo. Il montenegrino è abile ad affondare il colpo, a tenere palla, a dialogare con Icardi. Una coppia che sembrava scoppiata e che invece, quasi d’incanto, mostra di poter interagire. Quando c’è il talento c’è (quasi) tutto".

(Fonte: Alessandro Bocci, Corriere della Sera 17/04/16)