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L’Inter non trova più il vero Perisic. Sindrome Mondiale o crisi psicologica?

Andrea Della Sala

Il croato si è spento dopo un avvio di stagione esaltante

La partita contro il Napoli ha messo nuovamente in luce il periodo negativo che sta vivendo Ivan Perisic. Dopo una prima parte di stagione in cui ha trascinato l'Inter con gol e assist, il croato si è improvvisamente spento e le prestazione dell'Inter sono peggiorate.

Ci fosse una ragione precisa per spiegare la crisi di Perisic sarebbe, probabilmente, più semplice risolverla e uscirne. Invece, alla Pinetina il primo a sbattere la testa contro il muro è proprio Spalletti, che non ha mai messo in discussione il croato, sempre titolare, a eccezione della trasferta in casa del Genoa, quando fu fermato da una distorsione alla spalla. A un certo punto si è anche parlato di sindrome Mondiali. Ovvero del classico giocatore che tende a risparmiarsi in vista della rassegna iridata. Con Perisic, però, adesso siamo oltre al risparmio. Anche perché quello che (non) fa in campo, poi potrebbe pagarlo la prossima estate, avendo perso la desuetudine a certe giocate. Già perché è come se Ivan non ci provasse nemmeno: zero accelerazioni, zero dribbling, zero doppi passi, quasi che tutto il suo bagaglio tecnico fosse improvvisamente scomparso. Viene da pensare che la crisi sia soprattutto psicologica, vale a dire un azzeramento di fiducia e autostima, peraltro sorprendente per un giocatore abituato o osare e rischiare. Intanto, tra una settimana ci sarà la pausa per le nazionali. Chissà che tornare a giocare nella Croazia non restituisca a Spalletti il vero Perisic. 

(Corriere dello Sport)