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Il Premio Nobel della letteratura, Dario Fo, si è spento ieri a Milano, la città alla quale era legato e dove ha costruito gran parte della sua carriera artistica. L’Inter gli ha dedicato questo messaggio: «Trovare una dimensione a Dario Fo nel salutarlo è impossibile: autore, scrittore, attore, cantante, poeta, Premio Nobel per la Letteratura nel 1997. Lo ricordiamo semplicemente come un grandissimo italiano e siamo orgogliosi di omaggiarlo da interisti». Non era un tifo esibito quello di Dario Fo, ma una passione della quale ha parlato a tratti nelle sue interviste lasciando trasparire un progressivo distacco da un calcio lontano dalla sua dimensione più romantica. "Pensate che Thohir si senta a casa a Milano? Oppure credete che sia venuto qua perché considera l'Inter un affare? Non c'è più la dimensione greca dello sport. Quando sento Inter, ho ancora un’emozione - aveva detto a Sky - e questo lo devo indicare come qualcosa che in certi momenti mi fa soffrire perché penso all’allegrezza della gioventù, quando vedevo la mia squadra giocare. Ora sono uno che galleggia e ogni tanto si affaccia a vedere come va"
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