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L’Inter può ripensare in grande. Thohir: “C’è un progetto, con il Suning torneremo al vertice…”

Francesco Parrone

I nuovi proprietari cinesi pensano in grande: "Cerchiamo campioni per tornare a vincere"

Dal Corriere della Sera, le impressioni e le parole della conferenza di ieri per il passaggio dell' Inter al gruppo Suning"Ci sono i soldi e sono tanti, perché i cinesi del Suning Holdings Group per acquistare il 68,5% delle azioni hanno valutato l’Inter circa 700 milioni di euro. Ma c’era anche un bel senso della storia nerazzurra ieri a Nanchino. L’allestimento, nel grande albergo-resort di proprietà del Suning dove è stato presentato l’accordo, era da Momenti di Gloria: gigantografie che partivano dal giorno del 1908 in cui un gruppo di 44 gentlemen fondò a Milano il Football Club Internazionale, passavano per Peppino Meazza, una rovesciata di Benito Lorenzi, la Coppa dei Campioni sollevata da Angelo Moratti nel 1963, in trionfo tra Guarneri, Facchetti e Suarez, il Triplete con Massimo Moratti, Mourinho e Zanetti.

E poi una parete intera dipinta di nerazzurro con la scritta «Amala» in italiano e in caratteri cinesi. Tutto davvero molto bello, con quello stile milanese che fa sognare i cinesi. I 44 gentlemen del 1908 non avrebbero immaginato che oggi il proprietario dell’Inter si sarebbe chiamato Zhang Jindong. Ma siccome di mestiere Zhang vende elettrodomestici (per 20 miliardi di dollari l’anno), sa come convincere gli scettici e ha detto subito: «Sono eccitato ed emozionato, tanti amici mi hanno chiamato in questi giorni per sapere se era proprio vero, se avremmo preso una società con 108 anni di storia». Poi un omaggio a Massimo Moratti: «Anche la sua passione mi ha toccato, sento la responsabilità di proseguire la missione, grazie per la fiducia». Dopo le parole gentili e dovute Zhang è entrato nella nuova parte di leader di un’azienda calcistica: «Questo accordo per l’Inter è un’occasione di crescita senza precedenti in Cina, perché il nostro Paese diventerà la seconda patria nerazzurra. Inoltre, gli investimenti e le risorse di Suning permetteranno all’Inter di tornare a vincere, di rafforzarsi attraendo le stelle del calcio mondiale».

E ancora: «Ora vi spiego il nostro piano: l’Inter, il calcio, entrano nella strategia di costruzione di un’industria sportiva in Cina, un sistema integrato che fornirà intrattenimento, benessere, stile di vita e salute ai cittadini della nostra società moderatamente prospera». Per tradurre in denaro, il governo di Pechino punta a un business sportivo da 850 miliardi di dollari entro il 2025 e Suning esegue la direttiva. Erick Thohir, con il 31%, resta al momento presidente con incarichi operativi, perché al di là del progetto importante, Zhang e i suoi uomini sono ancora nuovi del mondo del calcio: Suning ha acquistato il Jiangsu solo l’anno scorso, anche se la squadra sta andando bene ed è terza in campionato.

Abbiamo seguito Thohir mentre ispezionava la grande sala dove si è poi celebrato il passaggio di proprietà dell’Inter nazionale. Filmava con il telefonino, come un tifoso, ma anche da presidente, controllando che tutto fosse a posto per impressionare il mercato cinese.

Thohir sembra davvero soddisfatto: non solo per la plusvalenza multimilionaria che gli viene dopo poco più di due anni di investimento nell’Inter. Ha detto al Corriere: «In questo accordo c’è un obiettivo chiaro, con l’ingresso cinese abbiamo un progetto. Ci sono tre categorie di club nel mondo calcistico: top, medio e basso. L’Inter è tra i primi dieci per storia e prestigio, ma è scivolata al 17° posto per giro d’affari e rischierebbe di finire schiacciata senza una solidità finanziaria. Con Suning l’Inter tornerà al vertice».

Abbiamo parlato anche di campagna acquisti, con Thohir che ha ribadito la necessità di non infrangere il fair play finanziario imposto dalla Uefa. Ma qualche sinergia con Suning è naturalmente ipotizzabile: magari, se proprio Mancini insisterà su Yaya Touré, il giocatore potrebbe essere acquistato in conto Jiangsu e poi prestato ai nerazzurri. Questo lo immaginano i tifosi (e forse ci conta anche Mancini), ma Thohir risponde: «Io non posso dirlo, sarebbe scorretto». Non si può dire ma si potrebbe fare. Zhang ha già promesso «stelle in nerazzurro»".

(Fonte: Guido Santavecchi, Corriere della Sera 07/06/16)