Dopo la sconfitta con la Roma, ed una settimana pesante, l'Inter riparte da Cagliari con un successo roboante in termini di punteggio. Questa è una vittoria che può far bene per il futuro anche perchè ad Appiano c’era bisogno di sentirsi di nuovo addosso un’identità precisa. Dopo la formazione psichedelica ideata contro la Roma, Stefano Pioli torna al 4-2-3-1 e d’incanto, guarda un po’, l’Inter ritrova se stessa, i suoi riferimenti, infine la vittoria. Non era così difficile, in fondo. Del resto che Ivan Perisic non sia il terzino che gli si chiedeva di diventare contro la Roma, ma un’ala, anzi una delle migliori ali d’attacco del calcio mondiale, è sempre stato chiaro, all’interessato in primis. Il croato firma la vittoria di Cagliari con due zuccherini dei suoi sull’1-0 (inserimento su assist di Banega disorientando Isla, controllo di destro e diagonale di sinistro) e sul 3-1 (assist di Icardi, liscio di Di Gennaro in area, destro radente sul palo opposto), cioè i due più importanti, e arriva a quota 9 reti, a meno 1 dal suo primato personale di 10 col Wolfsburg. L’Inter si conferma ribalda coi deboli e deboluccia coi forti, ma mantiene ancora una speranza di terzo posto, anche se deve ottenere 7 punti più del Napoli in 11 partite
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(Repubblica)
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