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L’Inter sgretola il tabù. E c’è una cosa che il risultato non dice…

Alessandro De Felice

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza la convincente prestazione degli uomini di Roberto Mancini. La “Rosea” evidenzia i meriti di Mancini e spiega come – dopo qualche mese – il tecnico abbia...

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza la convincente prestazione degli uomini di Roberto Mancini. La "Rosea" evidenzia i meriti di Mancini e spiega come - dopo qualche mese - il tecnico abbia finalmente trovato la strada giusta.

"Qualcosa è cambiato, l’Inter oggi per lunghi tratti di partita sembra una squadra, con un’identità di gioco riconoscibile. Ci sono voluti mesi, ma alla fine Roberto Mancini ha trovato una strada. La spinta propulsiva della quasi impresa con la Juve in Coppa Italia continua a farsi sentire. Col Bologna vittoria pesantissima, perché per una notte almeno l’Inter starà davanti alla Fiorentina, quarto posto in solitaria a più uno sui viola, e perché fino a ieri il Bologna era una regola, non perdeva mai contro le prime. Ricapitolando: il Bologna di Donadoni aveva battuto Napoli, Milan e Sassuolo, pareggiato con Juve, Roma e Fiorentina. All’appello mancava l’Inter, che all’andata era stata l’ultima avversaria del Bologna formato Delio Rossi. L’Inter ha infranto la legge e c’è una cosa che il risultato non dice: il Bologna, fino al gol accorcia-svantaggio, di Brienza al 90’, non aveva mai tirato nello specchio della porta di Handanovic".