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L’Inter spera nel Portogallo per ritrovare Joao Mario. Serve una scossa per convincere…

Le sfide contro Arabia Saudita e Stati Uniti potrebbero ridare ai nerazzurri un giocatore più motivato

Andrea Della Sala

La pausa per le Nazionali, potrebbe ridare all'Inter un Joao Mario ritrovato. Le partite del Portogallo contro Arabia Saudita e Stati Uniti diranno come sta il centrocampista nerazzurro. L'ultima volta da titolare è datata 19 settembre, il giorno del pareggio a Bologna, poi quattro subentri, due panchine e lo stop per la tonsillite. Spiccioli per un giocatore costato 45 milioni un anno e mezzo fa. Spiccioli anche per tenere alto il livello dei possibili acquirenti. Perché con una cifra iniziale così esosa, ora venderlo senza perderci diventa operazione complicata. Bilancio alla mano, decimali esclusi, cederlo a gennaio senza perderci richiede un’offerta sui 31 milioni di euro, se invece si allungasse all’estate prossima 27 milioni.

Per adesso il curriculum stagionale parla di un paio d’assist ai compagni, uno per Perisic contro la Fiorentina e uno per D’Ambrosio contro il Genoa. Sussulti insufficienti a rendere almeno sufficiente la stagione del portoghese. Il quale deve anche aiutarsi in un periodo non proprio brillante. Con una squadra-base ormai bloccata da cinque turni consecutivi, serve una scossa per smuovere Spalletti e concedergli un’altra possibilità. Ad Appiano sperano che i due test con la nazionale, in programma venerdì e martedì in Portogallo, diano un po’ di carica emotiva a Joao. Ragazzo umile e silenzioso, anche troppo forse in un momento in cui tutto sta andando per il verso giusto. Inserirsi in un contesto positivo dovrebbe essere più semplice. Serve però costanza, fervore e convinzione. Tutte caratteristiche che il portoghese possiede e che deve estrarre dal suo bagaglio. Per non doverne fare uno a gennaio in direzione estera.

(La Gazzetta dello sport)