- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Spalletti e l'Inter sono pronti a riprendere il loro cammino, dopo la pausa per le Nazionali. Il tecnico è carico in vista della sfida di domenica sera contro l'Atalanta e vuole che la sua squadra riparta subito con il piede giusto. Dopo 12 giornate dello scorso campionato i nerazzurri erano noni (ma il 2-2 nel derby alla tredicesima li avrebbe declassati in 12esima posizione) con 16 gol fatti e 14 subiti. La vetta era lontana 13 punti, mentre ora è ad appena due lunghezze, frutto di 9 vittorie e 3 pareggi, con 23 reti all’attivo e 9 al passivo. E senza quella traversa di Vecino nel finale contro il Torino i nerazzurri sarebbero primi con il Napoli. Malgrado lui sul tema faccia lo schivo, la mano di Spalletti insomma si è vista eccome. Lui non molla di un centimetro e la squadra gli sta andando dietro.
La squadra sembra stia superando anche un’altra delle criticità di un anno fa: i blackout dopo la sosta. Per quattro volte il campionato scorso si era fermato per gli impegni delle nazionali e l’Inter poi era uscita dai blocchi malissimo. L’unica vittoria era arrivata in settembre a Pescara, ma per ribaltare il gol di Bahebeck c’era voluto un raptus di Icardi, con doppietta nell’ultimo quarto d’ora. Dopo la pausa di ottobre, in casa contro il Cagliari segna Joao Mario, ma col passare dei minuti l’Inter si squaglia e Melchiorri fa 2-1 per i sardi. Dopo Mancini, De Boer e Vecchi, la sosta di novembre lancia in panchina Pioli. Che esordisce proprio nel derby, con il k.o. evitato agli sgoccioli da Perisic. Ultima pausa a fine marzo. Il 3 aprile l’Inter che teoricamente era ancora in corsa per la Champions ospita la Sampdoria. Segna D’Ambrosio, ma un altro vantaggio nel secondo tempo si trasforma in un harakiri. Segnano Schick e Quagliarella, su rigore regalato da Brozovic nel finale.
(La Gazzetta dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA