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Lippi: “I cinesi in Italia? Stanno imparando il calcio. Inter e Milan…”

L'ex ct della nazionale Marcello Lippi, dalle pagine del Corriere dello Sport, ha parlato dei cinesi nel calcio

Riccardo Fusato

L'ex ct della nazionale Marcello Lippi, dalle pagine del Corriere dello Sport, conoscendo molto bene le proprietà cinesi, nel 2013 al suo primo  mercato da allenatore del Guanghzou, dopo aver vinto il primo titolo dei tre che avrebbe aggiunto alla sua formidabile bacheca, Marcello Lippi si mise in casa il brasiliano Elkeson, stella del Botafogo e vide investimenti per 56 milioni di euro, ha detto la sua, sull'arrivo dei cinesi in Italia: "Sorpreso da questa espansione cinese? No, sono sorpreso, tantissimo. Nei miei tre anni al Guangzhou avevo capito benissimo la loro grande voglia di crescere, di voler fare le cose per bene, ma in casa loro. Mi è già capitato di ricodare che quando arrivai, Xu Jiayin, numero uno di Evergrande, mi chiese: “Quanto tempo ci vorrà per arrivare al livello della Juve, del Milan, dell’Inter”. Gli risposi quasi scherzando: “Un po’...”. Come è il loro livello di esperienza? Il processo è iniziato ormai da anni, coincisi col mio arrivo in Cina. Si è iniziato a ragionare strutturalmente. Ogni club si è dotato di un settore giovanile, il calcio è entrato come sport da praticare nelle scuole. Nei primi tempi io non mi stancavo di ripetere, anche all’amico Jack Ma, quello di Alibaba, anche lui nell’azionariato del Guanghzou: «E’ inutile prendere i grandi stranieri se i cinesi, che sono la base della squadra, sono scarsi. Drogba a Shanghai non è andato oltre l’11° posto. Idee vincenti anche per Inter e Milan? Ma scusate, che cosa sta accadendo alle grandi squadre europee? Io vedo proprietà americane, o arabe, o russe e adesso cinesi, essendo quelle le economie più forti del mondo"

(Corriere dello Sport)

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