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L'ex ct della Nazionale Campione del mondo Marcello Lippi ha parlato a Cm.com del suo futuro ma anche del campionato italiano: "Quando sono tornato dalla Cina ho detto basta non me la sento più, ma non ero stanco di calcio. Non riuscivo più a stare lontano dalla famiglia. Ora vorrei rientrare in gioco, io ci sono. Quest'anno la Serie A è meravigliosa, conque squadre in quattro punti. E' successo perché la Juve ha rinnovato tanto e poi, a inizio stagione, ha avuto gli infortuni di Marchisio e Khedira. A quel punto ha trovato qualche difficoltà, com'era normale che capitasse; ora che sono tornati tutti, ha ricominciato a vincere e ha agganciato le altre. Così adesso sono cinque lì assieme e tutte possono vincere lo scudetto. Favorita? Forse in tanti dicono la Juve perché è quella più abituata a vincere. Ma come non considerare l'Inter, così solida, con un allenatore preparato e intelligente come Mancini? E anche le altre...".
Sul Napoli: "L'anno scorso il Napoli ha segnato settanta gol, appena due in meno rispetto alla Juve campione, ma ne ha subiti quasi quanti le squadre che sono retrocesse. Sarri è stato bravissimo, perché è riuscito a conservare l'efficacia offensiva e nello stesso tempo a dare equilibrio alla difesa. Ma il suo vero capolavoro è stato un altro: ha fatto capire ai giocatori quanto sarebbe stato utile seguirlo". Sulla Fiorentina di Sousa: "L'ho incontrato poco fa a Genova, prima di Samp-Fiorentina, e abbiamo parlato di ciò che sta facendo di bello con i viola. Mi ha impressionato la sua capacità di comunicare: si è proposto in modo bello e intelligente a Firenze, all'ambiente, ai tifosi, e tutti lo hanno seguito. Ha aggiunto al lavoro di Montella, già prezioso, una novità: la verticalizzazione". Sulla Roma: "Ma è una grande squadra, deve solo trovare il modo per sfruttare al massimo i suoi attaccanti. Il ritorno di Totti farà il resto, è rimasta comunque vicina alla vetta".
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