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Lippi: “Juve favorita? Forse ma non dimentichiamo l’Inter. E’ solida e ha Mancini che…”

Andrea Della Sala

L’ex ct della Nazionale Campione del mondo Marcello Lippi ha parlato a Cm.com del suo futuro ma anche del campionato italiano: “Quando sono tornato dalla Cina ho detto basta non me la sento più, ma non ero stanco di calcio. Non...

L'ex ct della Nazionale Campione del mondo Marcello Lippi ha parlato a Cm.com del suo futuro ma anche del campionato italiano: "Quando sono tornato dalla Cina ho detto basta non me la sento più, ma non ero stanco di calcio. Non riuscivo più a stare lontano dalla famiglia. Ora vorrei rientrare in gioco, io ci sono. Quest'anno la Serie A è meravigliosa, conque squadre in quattro punti. E' successo perché la Juve ha rinnovato tanto e poi, a inizio stagione, ha avuto gli infortuni di Marchisio e Khedira. A quel punto ha trovato qualche difficoltà, com'era normale che capitasse; ora che sono tornati tutti, ha ricominciato a vincere e ha agganciato le altre. Così adesso sono cinque lì assieme e tutte possono vincere lo scudetto. Favorita? Forse in tanti dicono la Juve perché è quella più abituata a vincere. Ma come non considerare l'Inter, così solida, con un allenatore preparato e intelligente come Mancini? E anche le altre...".

Sul Napoli: "L'anno scorso il Napoli ha segnato settanta gol, appena due in meno rispetto alla Juve campione, ma ne ha subiti quasi quanti le squadre che sono retrocesse. Sarri è stato bravissimo, perché è riuscito a conservare l'efficacia offensiva e nello stesso tempo a dare equilibrio alla difesa. Ma il suo vero capolavoro è stato un altro: ha fatto capire ai giocatori quanto sarebbe stato utile seguirlo". Sulla Fiorentina di Sousa: "L'ho incontrato poco fa a Genova, prima di Samp-Fiorentina, e abbiamo parlato di ciò che sta facendo di bello con i viola. Mi ha impressionato la sua capacità di comunicare: si è proposto in modo bello e intelligente a Firenze, all'ambiente, ai tifosi, e tutti lo hanno seguito. Ha aggiunto al lavoro di Montella, già prezioso, una novità: la verticalizzazione". Sulla Roma: "Ma è una grande squadra, deve solo trovare il modo per sfruttare al massimo i suoi attaccanti. Il ritorno di Totti farà il resto, è rimasta comunque vicina alla vetta".