- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
L'ex ct della nazionale azzurra Marcello Lippi, dalle pagine de Il Mattinosi è espresso sul momento di difficoltà del calcio italiano:
Lippi, è un campionato davvero interessante?"Anche perché è in un corso una sfida tra due squadre forti, ognuna forte in base a quelle che sono le proprie caratteristiche. Dove, presumibilmente,tutto si deciderà davvero proprio alla fine".
Le altre, Lazio, Inter e Roma oramai sono troppo distanti?"Non credo che qualcuno riuscirà a rientrare, il distacco è divenuto in un certo senso imponente. Però quella della Lazio non è una frenata: la squadra di Inzaghi ha fatto bene fino ad adesso. Intere Roma,è vero, hanno rallentato in maniera per certi versi improvvisa e sorprendente".
Come riparte il calcio italiano? "Tutti sono dispiaciuti, per questo commissariamento della Federcalcio ma io non lo sono. È un’occasione per ricominciare da zero".
I club che ruolo possono avere? "Devono far giocare di più i giovani. Ce ne sono e ce sono di italiani bravi".
Non sono troppi gli stranieri?"Ce ne sono ovunque, mi pare. Altrove persino di più. Ce n’erano anche quando sono usciti fuori i vari Montella, Del Piero, Totti. Quando io ero ct e Ferrara guidava l’Under 21, tra gli azzurrini c’erano solo giocatori che venivano dalla serie B e C. Ora mi pare che molti giochino titolari in serie A".
Come è questo calcio cinese?"La Cina è cresciuta molto, cresce il movimento: hanno capito che non basta comprare i giocatori forti ma bisogna lavorare sul settore giovanile. Le squadre di A e di B hanno l’obbligo delle formazioni Under sennò non si possono iscrivere. Lì c’è la nazionale under 22 e io ho promosso 5 giocatori giovani".
(Fonte: Pino Taormina, Il Mattino 2/2/18)
© RIPRODUZIONE RISERVATA