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A 10 anni dall'ultima volta, l'Inter si presenta sul palcoscenico degli ottavi di finale di Champions League. Per i nerazzurri l'ostacolo è uno dei più duri che potesse capitare: il Liverpool di Jurgen Klopp, una delle più serie candidate alla vittoria finale. Squadra super, forte in tutti i reparti, capace di vincere tutte e 6 le gare della fase a gironi: uno scontro sulla carta proibitivo per la formazione di Simone Inzaghi, che può comunque prendere spunto da chi, nel corso della stagione, è già riuscito a fermare i Reds.
Repubblica presenta così il Liverpool: "Il Liverpool in 24 partite di campionato ha segnato 61 gol, quanti ne ha fatti il Manchester City in 25 giornate. I Reds, come l'Inter, hanno infatti una gara da recuperare. Attualmente in Premier League due giocatori del Liverpool occupano le prime posizioni della classifica marcatori: Momo Salah con 16 reti, di cui due rigori, e Diogo Jota con 12 gol, nessuno dei quali dal dischetto. Sadio Mané è a quota 8. Contenerli non è semplice. E pensare di affrontarli nell'uno contro uno, senza raddoppi di marcatura, è impensabile. [...] Klopp chiede ai suoi terzini una partecipazione costante all'azione offensiva. Nel 4-3-3 dei Reds Alexander-Arnold e Robertson, pur cercando raramente l'azione personale, sono di fatto punte aggiunte al servizio dei compagni più avanzati. Queste continue incursioni mettono in difficoltà le difese avversarie, costringendole a liberare spazio per gli esterni d'attacco".
"Il Liverpool in Premier League ha incassato 19 reti, più del City che lo precede in classifica (14 gol subiti) ma anche del Chelsea che invece segue al terzo posto (18). Molti dei gol presi sono arrivati in contropiede. [...] Come per tutte le squadre di vertice della Premier League, trovare punti deboli al Liverpool non è semplice. Anzi. Eppure in questa stagione qualcuno è riuscito a togliere punti alla banda di Klopp. Il Chelsea, corazzata di pari tonnellaggio, ci ha pareggiato due volte. Un pari lo ha fatto anche il Manchester City. Ma entrambe le sfidanti hanno una rosa e un tasso tecnico superiori all'Inter. I nerazzurri, per trovare la chiave per far male al Liverpool, devono semmai studiare quanto fatto dal meno scintillante Brentford che, in un'eroica partita dello scorso settembre, ha costretto i Reds a un 3-3. Pari anche per il Brighton, a ottobre. E soprattutto dovranno prendere a esempio il West Ham, che il 7 novembre contro i Reds ha addirittura vinto 3-2. Ecco come: una papera di Allisson su calcio d'angolo, tanto coraggio, contropiede e capacità di sfruttare le palle inattive. In pratica: un po' di fortuna, e poche cose semplici fatte bene".
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