- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Sarà la volta buona? Lo spera lui, lo sperano i tifosi del Torino. Adem Ljajic ha iniziato sotto gli occhi dei riflettori l'ennesima sfida della sua carriera. A Torino, sotto la guida di Sinisa Mihajlovic, il serbo proverà a dimostrare di essere definitivamente maturato. Intanto si è concesso ai microfoni di TuttoSport: «Si sta formando una grande squadra. E, come ho detto al presidente, si devono spendere soldi per costruire una grande squadra; lo fanno tutti... (si lancia divertito, ndr). Cos'ha risposto Cairo? Non lo ricordo... Il presidente e Mihajlovic mi hanno voluto fortemente. Siamo sulla buona strada, con un mercato all'altezza: sono arrivati tanti giovani, e li vedo bene. Si può crescere. Sento la responsabilità, ma non ho paura. Mi piace giocare con la pressione addosso. Nessuna preoccupazione, credo in me e se sto bene so quanto posso dare alla squadra. Adoro essere nelle squadre dove si aspettano molto. Sì, sono pronto. Il Toro è ambizioso, come me.
Mi è piaciuto il progetto che mi ha descritto Mihajlovic e volevo venire a lavorare con il mister. Un'opportunità per giocare e dare il mio massimo. Quando ho parlato con lui ho percepito quanto il progetto con i giovani fosse ideale. Sì, mi è subito piaciuto. Quindi è colpa di Miha se sono qui. Esordio a San Siro? Non me l'aspettavo un debutto così, ma può essere una buona occasione. E' quella la partita più importante. E giocare a San Siro è bellissimo. Dobbiamo preparare bene quel match. Andremo là a testa alta. Obiettivi? Non mi piace parlare in anticipo. Pensiamo gara dopo gara. Ogni partita deve essere vissuta come una finale. E poi alla fine vediamo dove arriviamo. Ci alleniamo per arrivare in Europa League, ma non è il momento di pensarci. Ora dobbiamo affinare l'intesa fra di noi. Il club è ambizioso, ha una grande storia. Allora, proviamo a realizzare qualcosa di importante. Forza Toro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA