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Lo Monaco: “Silvestre al Milan si riprende. All’Inter ha fallito perché…”

Francesco Parrone

Ai microfoni di MilanNews.it Pietro Lo Monaco, proprietario del Messina ed ex amministratore delegato del Catania, parla di Matias Silvestre, nuovo acquisto del Milan che proprio Lo Monaco ebbe il merito di portare in Italia nel 2008, prelevandolo...

Ai microfoni di MilanNews.it Pietro Lo Monaco, proprietario del Messina ed ex amministratore delegato del Catania, parla di Matias Silvestre, nuovo acquisto del Milan che proprio Lo Monaco ebbe il merito di portare in Italia nel 2008, prelevandolo dal Boca Juniors

Pietro Lo Monaco, il Milan ha preso Silvestre. Dopo il flop all'Inter crede che possa riprendersi in rossonero?

"Perché no? Quando è stato preso dal Palermo Silvestre era uno dei centrali più considerati del nostro campionato. E se l'ha preso l'Inter è perché Matias aveva delle qualità. Poi l'anno scorso non tutto è girato per il verso giusto ma è un giocatore di qualità". 

Quali crede siano i maggiori pregi di Silvestre?

"Parliamo di un giocatore che ha una soglia d'attenzione altissima. Sta sempre sul pezzo, non si distrae. Ha piedi buoni e d'altronde è nato come centrocampista. Al Catania ha fatto benissimo per tre anni e al Milan può trovare un grande ambiente, ovattato, dove si valorizza il giocatore. Può essere un tassello importante per i rossoneri".

Perché Silvestre ha fallito all'Inter?

"Le maglie di Inter, Milan e Juventus pesano quintali. Molto più di altre maglie. La pressione che trovi in certe piazze difficilmente la trovi altrove. Si ha meno pazienza nell'aspettare un calciatore e Silvestre ne avrebbe meritata, di pazienza".

Lei ha avuto il merito di pescare Silvestre in Argentina. E' stato difficile ai tempi riuscire a strapparlo al Boca?

"Io ho sempre avuto la fortuna di andare a pescare anime pie che gli altri non riuscivano a vedere. E non solo Silvestre, ma anche Vargas, Martinez, Izco o Gomez".

A oggi dove colloca il Milan?

"Juve nettamente sopra, poi Napoli e Fiorentina. E poi Milan, l'incognita Roma e l'Inter che ha un tecnico preparato che darà compattezza alla squadra, anche se non ha grandissimi campioni e i campioni sono quelli che ti fanno fare la differenza".