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Lo stakanovista Medel. Il cileno non conosce la fatica e resta…

Roberto Mancini lo aveva sin da subito incoronato: “Voglio 11 Medel”, disse ed i numeri del cileno gli stanno dando ragione. Oltretutto, il centrocampista nerazzurro ha una caratteristica importante e cioè non sembra sentire la stanchezza....

Riccardo Fusato

Roberto Mancini lo aveva sin da subito incoronato: “Voglio 11 Medel”, disse ed i numeri del cileno gli stanno dando ragione. Oltretutto, il centrocampista nerazzurro ha una caratteristica importante e cioè non sembra sentire la stanchezza. Medel, tra l’altro, ha perso una partita sola negli ultimi 163 giorni giocando 1.971 minuti sui 2.100 a disposizione. Roberto Mancini lo considera imprescindibile al punto da arretrarlo in difesa appena uno tra Miranda e Murillo accusa un problema o viene sospeso dal giudice sportivo. E i numeri dicono che Medel non risente di viaggi, botte, corse e allenamenti. Dal 31 maggio scorso (giorno dell’ultima di campionato della stagione 2014-15), il cileno ha giocato 22 partite – senza contare i match estivi di preparazione – saltando solo la trasferta di Bologna dove rimase in panchina per scelta manciniana. In tutto, tra nazionale e club, ha vinto 16 volte, pareggiato 5 (compresa la finale di Copa America contro l’Argentina, conquistata poi ai rigori) e perso contro la Fiorentina.giro del mondo Nel suo giro del mondo in 5 mesi e mezzo ha giocato in 9 città: Milano, Torino, Palermo, Genova, Verona, Modena, Vina del Mar, Santiago del Cile e Lima. Ora sotto con il Cile per prolungare lo scontrino delle presenze e per lasciare fermo a uno il conto delle sconfitte dal 31 maggio. Giocherà contro Colombia e Uruguay, poi via verso Milano tra mercoledì e giovedì. Ironman non perde tempo.