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Locatelli: “Strano trovare l’Inter 8 punti dietro, sono forti. Nel derby toglierei…”

Sabine Bertagna

Il giovane rossonero, fatto esordire da Montella a 18 anni, si prepara al primo derby a San Siro

Manuel Locatelli dice di non conoscere la storia di Sandro Mazzola. 18 anni, un gol segnato alla Juventus e uno al Sassuolo. Essere giovani e già protagonisti non è facile, rivela in una lunga intervista a Repubblica: "Ho fatto gol a Buffon, migliore portiere del mondo. Ma a 18 anni per certi paragoni, come con Rivera e Pirlo, non bastano un gol al Sassuolo e uno alla Juve. Io riguardo gli errori: con la Juve ho perso troppi palloni". Milanista fin da piccolo: "Pirlo l’idolo: ho realizzato un sogno. Ora sogno il derby. Segnai tra i Giovanissimi: stop di petto e tiro nell’angolino. Ma San Siro sarà un’altra cosa". Abitare davanti allo stadio è uno stimolo: "hai sotto gli occhi il punto d’arrivo".

La Nazionale e il Milan - «Felicissimo, come per la chiamata in Under 21. Ma alla mia età devo ancora dimostrare tanto. Se a quest’età pensi a soldi e ingaggio, non vai da nessuna parte. Ho un consiglio per i ragazzi calciatori: date il massimo, per non avere rimorsi. Se il momento deve arrivare, arriverà. Palleggio da regista? È il mio ruolo: posso fare la mezz’ala, ma con le mie caratteristiche, non ho i tempi dell’inserimento. Ho imparato molto da Montolivo, mi dispiace per il suo infortunio. E da piccolo ammiravo Pirlo e Totti. Montella? Lo ringrazio, mi ha inserito gradualmente e mi rassicura sempre: “Fai girare la palla come in allenamento”, ripete. Al suo posto forse mi sarei buttato dentro. In Italia servirebbero le seconde squadre, ma il Milan dà già fiducia ai giovani. Occhio a Vido, Cutrone, Zucchetti, El Hilali. Il settore giovanile è guidato da uno competente come Galli. Ed è stato emozionante sentire da Berlusconi che gli avevano parlato bene di me. Sento ancora Brocchi e De Vecchi, che mi ha lanciato».

Il derby - «Strano trovarli 8 punti dietro, sono forti. Nel derby, potendo, toglierei loro Icardi. Siamo un gruppo vero, italiani e non. Speriamo che questo progetto sia garanzia per i prossimi 10 anni. Se ci si aspetta troppo da me? Può darsi che il rischio ci sia. Ma qualche errore in campo, a 18 anni, si può anche concedere».

(Repubblica)