In casa Inter continua a far discutere il caso Nainggolan, escluso dai convocati per la gara con il Napoli per motivi disciplinari. A tal proposito ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva il giornalista Bruno Longhi: "Il caso Nainggolan? Probabilmente si rende conto che Milano non è Roma. A Roma gli hanno coperto tante marachelle, a Milano gliene hanno coperte altre, l'ultima è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha indotto la società a prendere provvedimenti. Che Nainggolan esterni il suo disappunto per essere stato punito ci sta nella logica della confidenza. Il futuro? Dobbiamo attendere il suo comportamento e quali saranno le decisioni dell'Inter. Spalletti gli porge una mano perché chi ha fatto pressing sulla proprietà per arrivare ad acquistarlo è stato lui: si sente tradito e responsabile perché c'è un atteggiamento perdurante da parte del giocatore. La situazione di Nainggolan è complicata e deve essere risolta dall'Inter. Buttare all'aria adesso un progetto che puntava su di lui mi sembra poco fattibile. Cercheranno di rimetterlo in riga per fa sì che possa essere la pietra preziosa della squadra. Un suo ritorno a Roma? Presupporrebbe un esborso importante e non penso che la Roma, che lo aveva lasciato andare per motivi disciplinari, voglia riportarsi a casa il 'discolo' giocatore dell'Inter".
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Longhi: “Nainggolan? Situazione difficile, l’Inter deve risolverla. Spalletti sa che…”
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