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Bruno Longhi analizza il derby milanese, cercando punti deboli e punti di forza delle due squadre. Inter e Milan, infatti, sono ancora alla ricerca di una chiara fisionomia. Meglio l'Inter, nelle prime due giornate, anche se, secondo il giornalista di Sportmediaset, si è trattato di due vittorie sofferte. Ecco la sua analisi:
La squadra di Mancini riparte con tante facce nuove rispetto ai primi 180 minuti, con il dubbio Miranda è vero, ma con Melo, a fungere da perno centrale in un possibile 4-3-3 in cui sarebbe affiancato da Brozovic e Kondogbia, mentre in attacco Jovetic e Perisic sugli esterni sembrano essere destinati a formare con il rientrante Icardi, capocannoniere della passata stagione, un trio di spessore anche se del tutto inedito. Una situazione tattica che darebbe a Mancini piu’ solidità rispetto al 4-2-3-1 in cui la squadra con il prevedibile inserimento di Ljajic si troverebbe inevitabilmente sbilanciata in avanti. Tre centrocampisti dunque anche perché il Milan dovrebbe fare altrettanto, con De Jong, decisivo nell’ultimo derby, affiancato da Kucka e da un terzo da scegliersi tra Poli e Montolivo. Bonaventura sarebbe il rifinitore che si troverebbe a duellare con Felipe Melo in una sfida probabilmente decisiva per l’andamento del match.L’Inter ha stentato finora sul piano del gioco, e pure il Milan arriva al derby non propriamente al massimo dei giri, come ha dimostrato la gara vinta di sofferenza con l’Empoli. Ma ha la certezza di avere là davanti bocche da fuoco in grado in qualsiasi momento di trovare il gol, a differenza dei nerazzurri che oltre ad aver dovuto far riscorso alle prodezze di Jovetic, si troveranno a dover schierare un trio di prima grandezza - lo stesso Jovetic, Perisic e Icardi - che, come detto, non hanno mai condiviso un solo minuto di gioco in una gara vera. Mihajlovic ha pure l’asso nella manica: Mario Balotelli che ha sempre segnato al debutto ma che al pari di Icardi non hai fatto gol in carriera agli attuali cugini. Un derby che regala alla tifoseria nerazzurra la morbosa curiosità di vedere per la prima volta tanti volti nuovi, ma che non dovrebbe essere spettacolare dal punto di vista tecnico: ad impreziosire la scenografia ci sara’ comunque la sfida, la terza dopo le amichevoli estive, tra i due amici Mancini e Mihailovic, preceduta da una statistica decisamente favorevole al serbo sempre vincente contro il maestro di ieri, sia sulla panca rossonera, che su quella blucerchiata...
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