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Intervistato da Tuttosport, Samuele Longo, l'attaccante dell'Inter, ha avuto occasione di parlare, tra l'altro, anche del suo futuro: "Come mi sento dopo una stagione a Girona da protagonista con 14 gol e promozione in Liga? Sono contentissimo perché ho scelto io il Girona, convinto del progetto. Arrivavo da 2-3 anni difficili: a me, che sono un attaccante, mancava il gol, ma senza continuità era difficile segnare. A Girona ho capito da subito che c'erano le premesse per fare una bella stagione, l'obiettivo era la promozione e lo abbiamo centrato. "
STAGIONE DELLA CONSACRAZIONE - "Non direi. Sicuramente è stato un anno positivo perché ho ritrovato sensazioni che mi mancavano. Nelle stagioni precedenti cambiavo 1-2 squadre all'anno, non è stato facile e sono stati anni brutti, c'è poco da girarci intorno. Quest'anno sono venuto qui per giocare e segnare, ma voglio fare ancora molto di più"
ITALIA -"Se sento di più la mancanza dell'Italia o della Serie A? Diciamo dell'Italia, ma sinceramente è relativa, perché a Girona sto bene e quindi risulta tutto più facile. Dell'Italia mi mancano la famiglia, gli amici e la ragazza, ma sto bene anche qui".
FUTURO - " Vediamo che succede. Ho un contratto fino al 2020 con l'Inter e sognare di vestire quella maglia non costa nulla. Un mio ritorno? nel calcio non si può mai dire se è impossibile. Se sento ancora qualcuno dei vecchi compagni? Qualche compagno della Primavera. Ho visto l’ultima di Palacio e mi ha fatto un po’ dispiacere: non abbiamo avuto modo di trascorrere tanto tempo insieme, ma mi è sempre sembrato un grande uomo prima ancora che un grande giocatore"
(Tuttosport)
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