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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato della situazione Keita, con il calciatore senegalese destinato a lasciare i biancocelesti. Il numero 1 della società capitolina, però, chiarisce:
"Per prima cosa non è vero che al giocatore non è stato proposto il rinnovo. Con il suo agente Calenda ci siamo incontrati due volte nei miei uffici di Villa San Sebastiano. C’era anche il fratello di Keita, non so a quale titolo peraltro. Al giocatore abbiamo proposto lo stesso ingaggio di Klose (oltre 2 milioni, ndr), il calciatore più pagato sotto la mia gestione. La risposta è stata che il ragazzo voleva andar via dalla Lazio".
OFFERTE -"Ce ne sono state tre ufficiali, tutte documentabili. Il Milan ci avrebbe dato 35 milioni, il West Ham 32, il Napoli 30. Keita e il suo procuratore hanno risposto che non interessava nessuna delle tre, che la destinazione gradita era la Juve. Il giocatore me lo ha ribadito ad Auronzo di Cadore. La società bianconera ritiene congrua la somma di 15 milioni, io però non posso cedere un giocatore alla metà dell’offerta più bassa tra quelle ricevute. Ma se ho ricevuto delle offerte da 30 milioni in su perché devo cederlo alla metà? Mi si dice che è in scadenza di contratto e che rischio di perderlo a zero se non accetto? E io dico che questa manovra configura il reato di estorsione».
VIE LEGALI - "Lo valuteremo. Così come stiamo valutando, nell'ambito del codice di giustizia sportiva, il comportamento del ragazzo (da tre giorni assente agli allenamenti dopo aver presentato certificato medico, ndr). Il contratto va rispettato sempre, non solo se uno gioca. Perché l’accordo che i calciatori sottoscrivono non prevede quello".
ASSENZA IN SUPERCOPPA DIKTAT SOCIETARIO - "Niente di più falso. E’ stata una decisione di Inzaghi. Mi dicono che nello spogliatoio il calciatore abbia confessato di non sentirsela di giocare, poi nella rifinitura è parso sotto tono. Guarda caso si giocava contro la Juve...".
RISCHIO DI PERDERLO A ZERO - "Deciderà Inzaghi se utilizzarlo o meno. In quanto al parametro zero pazienza. E’ più importante il rispetto delle regole".
(Gazzetta dello Sport)
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