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L’accordo con Lotito, il dietrofront, la svolta: Inzaghi-Inter, ecco come tutto iniziò

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Il tecnico nerazzurro nel 2021 sembrava sul punto di rinnovare con la Lazio, ma poi scelse di trasferirsi a Milano
Fabio Alampi Redattore 

Lazio-Inter non sarà mai una gara come tutte le altre per Simone Inzaghi: da una parte la squadra della sua vita, prima da calciatore e poi da allenatore. Dall'altra la società che lo ha reso grande, in Italia e in Europa. Da Roma a Milano, senza fermarsi, per un viaggio che avrebbe anche potuto non compiere mai: questo perchè, al termine del campionato 2020/21, sembrava ormai fatta per il suo rinnovo con i biancocelesti. E invece ecco il dietrofront nella notte, il ripensamento e l'inizio dell'avventura sulla panchina nerazzurra.

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La Gazzetta dello Sport ripercorre i fatti di quei giorni: "Inzaghi comincia la sua storia da tecnico del club della sua vita nell'incertezza più totale nel 2016 e la conclude nel maggio del 2021 nonostante nulla potesse far pensare ad un addio. L'ultima partita è contro il Sassuolo, il 23 maggio del 2021. Dopo mesi di voci, la conferma arriva direttamente dall'allenatore: "Si parla del mio rinnovo da 16 mesi, ho aspettato solo per quello che rappresenta per me questo club, altrimenti non l'avrei mai fatto". L'appuntamento con la dirigenza biancoceleste è fissato per pochi giorni dopo.


A Villa San Sebastiano si incontrano Inzaghi, Lotito, il segretario generale Calvani e Tare. La quadra non si trova, e allora ci si sposta in gruppo verso Formello. Passano ore ed ore, ma alla fine Inzaghi sgomma fuori suonando il clacson: un segnale interpretato come positivo dai cronisti lì presenti ad attendere. Semaforo verde, gli uomini mercato biancocelesti lo confermano. Emergono anche cifre e modalità: rinnovo fino al 2024, adeguamento a 2,2 milioni a stagione per Simone più i premi. Non c'è firma, ma una stretta di mano sì. Inzaghi va a casa, qualche giornalista lo segue fin lì e non può fare a meno di notare che il tecnico parla al telefono passeggiando nervosamente sul balcone fino all'1.30 di notte circa".

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"Il giorno dopo l'incontro, tutto lascia pensare ad un annuncio imminente, un comunicato ufficiale sul prolungamento. La firma di Lotito sulle carte c'è già, manca quella di Inzaghi. Invece, ecco l'ennesimo colpo di scena di una storia incredibile: intorno a mezzogiorno Simone chiama Lotito. Vuole più garanzie. Dietro c'è la proposta dell'Inter, che gli offre più soldi (4,5 milioni a stagione) e prospettive più intriganti. Il presidente della Lazio si infuria, il rinnovo si cancella e Inzaghi imbocca l'autostrada per Milano. [...] A far cambiare idea ad Inzaghi, oltre al pressing di Marotta e soci, furono le modalità con cui Lotito trattò il suo rinnovo. I mesi di attesa nonostante un ottimo lavoro sul campo sono stati interpretati come una mancanza di rispetto".

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