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Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, in un'intervista al Corriere della Sera ha parlato della situazione di Keita Balde e del suo futuro. Si parte dall'esclusione del giocatore nella sfida di Supercoppa con la Juventus: "Decisione mia di lasciarlo fuori? Diffido chiunque dal dire questo. Ha deciso Inzaghi e quando me lo ha comunicato non ho voluto nemmeno ascoltare la motivazione".
A proposito di Keita: lo dà o no alla Juve?"Noi rispettiamo le regole. Quando acquistiamo qualcuno, teniamo conto delle esigenze di tutti: le ambizioni economiche del calciatore, il lavoro dell’intermediario, il valore di mercato. Se una società vuole Keita, deve accontentare anche noi".
Vi sono arrivate molte offerte per Keita... "Dall’Italia e dall’estero, tutte ufficiali, l’ultima nel giorno della Supercoppa. Il giocatore, finora, ha sempre detto no. Se ha un club di suo gradimento va bene, però questo deve portare una proposta pari non dico alla più elevata delle altre, ma almeno alla più bassa".
Non la spaventa l’idea che rimanga alla Lazio e se ne vada gratis tra un anno? "Non lavoro per il denaro, come tanti, ma principalmente per il rispetto delle regole. E sono pronto a lottare fino alla morte per certi principi. Se così ci rimetto dei soldi, pazienza".
Keita fa capire che potrebbe intraprendere azioni legali."Se ritiene che i suoi diritti non vengano rispettati, faccia pure i passi che vuole".
La sua Lazio arriva in alto, ma sembra che non voglia crescere ancora di più: scopre giocatori e, quando aumentano di valore, li vende. "Non è vero che cediamo i calciatori per fare cassa. Biglia, ad esempio, ha chiesto di andare via. Ma noi programmiamo e avevamo già Lucas Leiva pronto per sostituirlo. Come Caicedo: lo abbiamo preso in anticipo, così se dovesse partire qualcuno non avremmo problemi. Altro che fare cassa: per Milinkovic ho rifiutato 70 milioni".
(Fonte: Stefano Agresti, Corriere della Sera 15/8/17)
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