Claudio Lotito ricorda Sinisa MIhajlovic alla camera ardente. Queste le sue considerazioni: "Il ricordo intanto è quello di un amico. E' un esempio, un professionista che ha portato avanti la malattia con dignità e forza, non ha mai avuto un atteggiamento compassionevole. E' sempre stato col sorriso, fino alla fine. Era una persona coraggiosa, non ha mai agito per interesse personale. Sinisa era una persona di forza, di orgoglio e grande dedizione. E' stato un grande marito e un grande padre, ha sempre agito per il bene della sua famiglia. Lui può diventare un punto di riferimento.
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Ci sarà la spinta dal mondo dello sport per sensibilizzare ancora di più su questa malattia?
"Assolutamente. Dobbiamo approfondire alcune tematiche perché ricorrono troppo spesso alcune malattie. Chi lo imputava allo stress agonistico, chi ad altre situazioni. Dobbiamo porci l'interrogativo del perché accadono queste cose che accadono anche nella vita ordinaria, certo, ma su dei fisici possenti, forti è più difficile che possa accadere. Mi auguro non ci sia nessun nesso di nessuna natura, ma dobbiamo porci interrogativi a 360° per andare ad approfondire alcuni tipi di malattie".
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