La sua vittoria, segnala Marca, è tuttavia avvolta dall'incertezza rispetto al futuro, poiché su Louzan pesa una condanna per abuso d'ufficio a sette anni di interdizione dai pubblici uffici quando era esponente del Partito Popolare alla Provincia di Pontevedra. Il dirigente federale ha presentato ricorso e, poiché la sentenza non è definitiva, ha potuto presentarsi alle elezioni per il vertice federativo, nonostante l'opposizione del governo spagnolo - espressa dal presidente del Consiglio superiore dello Sport (Csd), Josè Manuel Rodriguez Uribe.
Louzan, che si considera vicino a Rubiales e alla sua linea di gestione della Federcalcio, dopo l'elezione ha assicurato che "la pace e la tranquillità" tornano all'organismo dopo oltre un anno di scandali e polemiche. E ha ripetuto che lavorerà "perché il Mondiale 2030", che ospiteranno la Spagna, il Portogallo e il Marocco, "sia il migliore della storia" e perché la finale sia assegnata a Madrid.
"Non ho dubbi che la finale del Mondiale 2030 sarà in Spagna, al Santiago Bernabeu - ha insistito in dichiarazioni ai cronisti -. Ho parlato col presidente del Barcellona, Joan Laporta, e mi ha dato l'avallo. Il Real Madrid è un grandissimo ambasciatore della Spagna".
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