Finora numero 1 della federcalcio della Galizia, è stato eletto con 90 voti a favore, rispetto ai 43 ottenuti di Salvador Gomez
E' Rafael Louzan, 57 anni, il nuovo presidente della Federcalcio spagnola (Rfef). Finora n.1 della federcalcio della Galizia, Louzan è stato eletto con 90 voti a favore, rispetto ai 43 ottenuti dall'altro candidato, Salvador Gomez, esponente della federazione valenciana.
A partecipare all'assemblea per esprimere la loro preferenza sono stati 138 componenti, chiamati al rinnovo del vertice federale oltre un anno dopo il terremoto provocato dalle dimissioni forzate di Luis Rubiales, imputato in inchieste giudiziarie - fra le quali quella per aggressione sessuale per il 'bacio rubato' a Jennifer Hermoso durante la premiazione dei mondiali femminili di calcio del 2023 - e la breve presidenza di Pedro Rocha.
La sua vittoria, segnala Marca, è tuttavia avvolta dall'incertezza rispetto al futuro, poiché su Louzan pesa una condanna per abuso d'ufficio a sette anni di interdizione dai pubblici uffici quando era esponente del Partito Popolare alla Provincia di Pontevedra. Il dirigente federale ha presentato ricorso e, poiché la sentenza non è definitiva, ha potuto presentarsi alle elezioni per il vertice federativo, nonostante l'opposizione del governo spagnolo - espressa dal presidente del Consiglio superiore dello Sport (Csd), Josè Manuel Rodriguez Uribe.
Louzan, che si considera vicino a Rubiales e alla sua linea di gestione della Federcalcio, dopo l'elezione ha assicurato che "la pace e la tranquillità" tornano all'organismo dopo oltre un anno di scandali e polemiche. E ha ripetuto che lavorerà "perché il Mondiale 2030", che ospiteranno la Spagna, il Portogallo e il Marocco, "sia il migliore della storia" e perché la finale sia assegnata a Madrid.