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Il capitano del Parma, Alessandro Lucarelli, è intervenuto a “Radio Anch’io lo Sport”, per cercare di fare chiarezza sulla situazione drammatica del Parma: “Non giocare ieri mi ha fatto stare male, è stata una domenica con l'amaro in bocca. A novembre abbiamo capito che si era rotto qualcosa e sono venuti fuori tutti i problemi che oggi conosciamo. Le responsabilità sono di chi ha gestito la società e di chi ha permesso che si arrivasse a questo punto. L'esclusione dall'Europa League era un segnale, chi di competenza non ha fatto bene il suo lavoro. C'era da scavare un po' di più nei bilanci, alla Covisoc qualcosa è sfuggito di mano: 200 giocatori contrattualizzati l'anno scorso potevano essere un segnale per fare delle verifiche. Oggi pare che l'unica soluzione possibile sia il fallimento. Manenti finora non ha rispettato le sue promesse, sta perdendo quella credibilità che la squadra gli aveva dato. Noi avremmo giocato anche domenica se ci avessero fatto giocare a porte aperte, abbiamo dimostrato più volte la nostra dignità come a Roma. Noi vogliamo sentirci tutelati, che ci sia interesse verso il Parma e non solo verso la regolarità del campionato. Si sapeva nel mondo del calcio che qualcosa non andava, nessuno è stato colto di sorpresa, delle voci anche noi sapevamo. Noi da domani prepareremo la sfida contro il Genoa, assumerci l'onere delle spessa della trasferta non è un problema. Io sono disposto anche a ripartire dalla Serie D con questa maglia, ho a cuore le sorti di questo club".
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