A gennaio Lucas Moura ha detto addio al PSG: arrivato con tanta ambizione dal Brasile, l'ex San Paolo ha trovato poco spazio in Francia a tal punto che, lentamente, è uscito dalle rotazioni del club parigino fino all'approdo al Tottenham nel mercato di gennaio. Il brasiliano ha parlato a FranceTV del suo periodo a Parigi:
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Lucas: “Al PSG trattato da nullità, è stato frustrante. Quando non mi convocavano io…”
L'esterno brasiliano dimentica il PSG
"Ancora oggi non capisco perché non giocassi. Ho fatto la mia stagione migliore l'anno scorso, sono stato il secondo miglior marcatore, tantissimi assist e all'improvviso ho cominciato la nuova stagione senza giocare. Andavo ad allenarmi e nei giorni delle partite restavo a casa, neppure in gruppo. Per fortuna ogni volta che non mi convocavano, prendevo mio figlio in braccio e dimenticavo i problemi. Mi ha dato molta forza. Ma non potevo fare altri sei mesi così. Sono stati i sei mesi più difficili della mia carriera, dovevo accettare una nuova sfida, perché il Mondiale si avvicinava e dovevo giocare. A Parigi non è stato possibile e non so il perché. La cosa più difficile è stata lasciare un posto che adoravo, nel quale mi ero adattato bene, e soprattutto gli amici che mi ero fatto lì. Ma è stato frustrante anche andar via sapendo di poter dare un contributo".
ADDIO - "Negli ultimi 5 anni avevo costruito una bella storia con il Psg, ma andar via in quel modo è stata dura. Mi hanno trattato come una persona senza importanza, come se non avessi fatto niente per il club. Ma non porto rancore. Ringrazio Dio, Leonardo e il presidente che hanno avuto fiducia in me sono venuti a prendermi a San Paolo. Ho imparato molto, non voglio che sei mesi cancellino il resto".
(premiumsporthd.it)
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