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Lucescu: “All’Inter dissi a Moratti che mi sarei dimesso: volle pagarmi a tutti i costi”

Alessandro De Felice Redattore 
La rivelazione dell'ex allenatore dell'Inter, che ricorda un episodio del passato e parla del rapporto con calciatori e presidenti

Nel corso della lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Mircea Lucescu ha parlato della sua avventura all'Inter e ha raccontato un retroscena che riguarda Massimo Moratti.

"Firmai con l’Inter e fecero l’errore di dire pubblicamente che a fine anno sarebbe arrivato Marcello Lippi. Ti puoi immaginare i calciatori: tutti volevano giocare, una baraonda, poi si infortunarono Ronaldo, Simeone e Zamorano e io quando capii che sarebbe stato un delirio andai dal presidente e gli dissi che mi sarei dimesso. Ebbene, lui si rese conto delle mie difficoltà e volle a tutti i costi pagarmi ugualmente e per intero il mio ingaggio. Davvero si dimostrò una grandissima persona".  

Lucescu sottolinea anche i rapporti di un tempo con presidenti e calciatori, che oggi non ci sono più:

"Dove sono finiti quei meravigliosi rapporti umani con i presidenti di allora? E ti aggiungo anche i calciatori. Presidenti e calciatori erano l’anima della squadra. Ora con i fondi non sai nemmeno chi sono i presidenti. È come se il calcio avesse perso l’anima, ecco. Moratti, Agnelli, Berlusconi, le grandi famiglie lo hanno abbandonato, hanno dovuto via via abbandonarlo. E guardate che lo stesso discorso vale per le bandiere: Maldini, Del Piero, Totti, Antognoni, prima la gente si identificava con loro, era una meraviglia, uno spettacolo. E ora? Non le resta che legarsi alla storia e ai colori, è la filosofia del calcio di oggi, ma di sicuro era molto più bello prima".