Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico dell'Inter Mircea Lucescu ha parlato anche della Serie A e della sfida di domani sera con la Juve
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico dell'Inter Mircea Lucescu ha parlato anche della Serie A e della sfida di domani sera con la Juve:
Avrà letto dei ragazzi coinvolti nel caso scommesse...
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«Un giovane che guadagna tanto è spesso circondato da gente che vuole approfittarsene. E la parte educativa dell’allenatore è importantissima, soprattutto per avere giocatori migliori. Ne leggo di tutti i colori, non solo in Italia, e penso che la colpa sia in parte anche di chi ha un rapporto diretto coi ragazzi: ci passi insieme 4-5 ore al giorno, ci parli, devi capire se qualcosa non va. E se i calciatori hanno un problema, alla fine il problema ce l’ha tutto il calcio».
Che cosa pensa del boom dell’Arabia Saudita?
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«Come la Cina qualche anno fa: soldi, stipendi, campioni. Non credo possa durare, non ha radici. E poi in Arabia stavano facendo progressi anche prima, all’ultimo Mondiale per club l’Al Hilal ha battuto il Flamengo. La realtà è che ci sono due modi per fare calcio. Coi soldi, e duri finché durano i soldi. O creando un sistema e una filosofia che ti fanno andare avanti».
Lei che squadra vuole ora?
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«Non dipende da dove vai, ma da come stai. Uno può prendere il Real e stare male o andare in C e sentirsi in paradiso. Non guardo ai soldi, vorrei lavorare per vincere. E la passione ce l’ho ancora».