Il Bayern, l'arrivo di Van Gaal che gli dava il ben servito e l'approdo all'Inter. Anche di questo Lucio ha parlato ai microfoni di Skysport. L'ex difensore nerazzurro ha raccontato: «Quello per me è stato uno shock, un momento di grande tristezza. Ma ringrazio Dio di essere approdato in un club molto forte, con una squadra molto forte, che era l'Inter, con un ottimo allenatore (José Mourinho). Avevo un grande sogno, che era vincere la Champions League ed è successo nel 2010. Non volevo lasciare il Bayern, ho grande rispetto per il club tedesco, ma in quel momento non mi voleva l'allenatore quindi sono stato costretto ad andarmene. Tutti sapevano fin da subito che non avrebbe osservato il mio lavoro ma che aveva già preso la sua decisione su di me. Tempo fa è stato rivelato che Van Gaal ha schiaffeggiato Van Persie nello spogliatoio. Queste sono le cose che hanno reso il suo nome così ampiamente chiacchierato nel calcio, ma vedo che non è stato tanto per il suo lavoro, ma per le polemiche che ha causato». E alla fine ha potuto riscattarsi vincendo la finale proprio contro l'Inter:
ultimora
Ex Inter, Lucio: “Mou e Moratti avevano fatto la squadra per vincere in CL. Sneijder…”
Il difensore brasiliano è tornato sul 2010 e sulla vittoria della Champions. Ha anche parlato del suo arrivo a Milano
«Sappiamo che nel calcio, nelle gare, c'è Fair Play. Ho giocato in entrambe le parti: vincere una finale e perdere una finale contro il Real Madrid. Abbiamo questo rispetto, questo FairPlay all'interno del gioco, che è salutare il vincitore, quindi mi ha salutato, e la cosa divertente è che Van Gaal mi ha chiamato amico. E ho detto, accidenti, un amico come quello che voglio, ma molto lontano da me (ride.ndr). Mi ha salutato, ma ho avuto più contatti con i dirigenti, poi con i giocatori, sono andato negli spogliatoi del Bayern per rivedere i miei ex compagni, lo staff del Bayern, i fisioterapisti. Ho passato molto tempo lì, abbiamo molto rispetto e affetto, quindi ho avuto questa opportunità, ma è stata una settimana tesa. Alla fine, grazie a Dio, l'Inter è riuscita a vincere il tanto atteso titolo di Champions League», ha aggiunto.
INTER - «All'Inter c'era grande attesa per la Champions. Era il quinto titolo di fila in Italia e i tifosi erano ormai abituati allo scudetto, volevano la CL. Così José Mourinho insieme al presidente Moratti, anche lui un'altra persona di carattere e competenza invidiabili, hanno creato una squadra per vincere in Europa perché il Campionato Italiano e anche la Coppa (Italia) erano stati già vinti. L'Inter vinceva perché era più forte. E poi con qualche rinforzo in più, come Sneijder, Samuel Eto'o, Thiago Motta, sono arrivato anche io, sono andati a rinforzare bene l'Inter, ovviamente, alla ricerca del sogno più grande».
SNEIJDER- «Perché non gli hanno dato il Pallone d'oro in quell'anno? È difficile perché anche Messi ha giocato molto bene. Guardandolo giorno per giorno, vivendo con Sneijder quotidianamente, penso che sicuramente meritasse di essere considerato il migliore al mondo. Quell'anno ha aiutato molto la nostra squadra, ha giocato molto ai Mondiali. Ma penso che contasse vincere la Champions. Se l'Olanda avesse vinto il campionato del mondo avrebbe avuto più chance. Ma questo non cancella quello che ha fatto con la maglia nerazzurra e quella della sua Nazionale in quell'anno».
(Fonte: Fox Sports)
© RIPRODUZIONE RISERVATA