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Sono in effetti state ore un po' confusionarie. Alcune ASL ieri avevano bloccato i giocatori di squadre con casi di covid19 all'attivo: non potevano raggiungere i loro CT. Ma ai giocatori dell'Inter, nonostante Padelli positivo, non è stato mai impedito di partire.
Marotta, su tutte le furie, si è lamentato della disparità di trattamento e si è augurato che su esista una linea unica in questo tipo di situazioni. Ma non sono arrivate novità e allora anche Lukaku è stato libero di partire per il Belgio, ovviamente solo con mezzi privati. In Belgio hanno tenuto sott'occhio quanto è accaduto in Italia: "Si è creata un po' di confusione perché le ASL hanno bloccato i calciatori di Roma e Fiorentina. E si pensava che anche ai giocatori del club nerazzurro sarebbe stato impedito di partire. Invece a Milano non è mai arrivato un semaforo rosso. L'Inter ha fatto pressioni sul Ministero dello Sport fino a tarda notte per un provvedimento univoco per tutti i club, ma a Milano l'ASL non è intervenuta. Lukaku è stato autorizzato a partire", scrivono i media belga.
Il giocatore è partito per il Belgio ma potrà aggregarsi al gruppo mercoledì. L'Inter aveva delle riserve sulla sua convocazione ma non poteva ostacolarla. Le regole della FIFA sono quelle che sono. "Lukaku si è infortunato e si cercherà di capire se potrà anche giocare da titolare negli impegni della Nazionale. Lo aspetta il lavoro con Bert Driesen, il suo fisioterapista preferito.
(Fonte: hln.be)
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