Nell'edizione di oggi, la Repubblica esalta il gesto di Romelu Lukaku, che nonostante sia in corsa per il titolo di capocannoniere ha preferito cedere il rigore del 4-0 a Sebastiano Esposito per permettergli di realizzare il primo gol a San Siro: "Il belga è secondo nella classifica marcatori, se la sta giocando, ma evidentemente per lui non è quello che conta. "Vai tu" ha detto in italiano il gigante al ragazzino. E con quel gesto, nel trionfo che manda l’Inter alla pausa invernale prima al pari con la Juve, si è affermato come leader in campo di una squadra che di leader ne ha già uno in panchina, riconosciuto e indiscutibile. [...] Se Ronaldo il gol di testa da cineteca l’ha fatto volando in alto, come un cestista, il gigante belga per insaccare la palla dell’1-0 ha dovuto piegarsi sulle ginocchia. Una mossa da sciatore, per abbassarsi all’altezza degli altri".
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Repubblica – Consacrazione per Lukaku, il belga come Conte: Politano via, ha due opzioni
Il quotidiano analizza il successo dei nerazzurri sul Genoa con il gesto di Lukaku in evidenza
E proprio su Conte: "Il 4-0 col Genoa porta Conte a 42 punti dopo 17 gare. All’Inter ci erano riusciti solo Mancini e Mourinho. Chi Conte non ha ancora raggiunto è se stesso. Nell’anno record dello scudetto a 102 punti, il 2013/2014, a questo punto della stagione la sua Juve veleggiava a quota 46".
All'orizzonte c'è il mercato di gennaio: "Arrivata alla pausa in testa, l’Inter pensa al mercato di gennaio. Aspettando di capire chi arriverà alla Pinetina (i nomi dei papabili: Vidal, De Paul e Kulusevski su tutti) è probabile la partenza di Matteo Politano, fuori dai turni in attacco. Due le ipotesi: l’approdo a Firenze, o il prestito a Napoli in cambio di Llorente, che Conte voleva già in estate come vice Lukaku. Uno che, in ogni caso, non è facile rimpiazzare".
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